Sono ormai tanti (troppi) gli episodi che portano a chiedersi: ci sarà mai un limite alla stupidità? Tra atti vandalici e gesti deprecabili, quasi ogni giorno ci capita di raccontare fatti che non posso far altro che calare un velo di vergogna su alcuni nostri concittadini. Ma qui, forse, si è superato ogni limite.
A Sanremo è diventata ormai una moda schierarsi contro il ‘Velo Ok’, i sistemi di deterrenza installati dal Comune per ridurre la velocità media nelle strade più pericolose e che permettono alla Polizia Municipale di installare a sorpresa l’autovelox. Qualche giorno fa ne sono stati distrutti tre, ‘eroico’ gesto di qualche imbecille che ha pensato così di dimostrare tutta la sua voglia di correre all’inverosimile per le strade di Sanremo.
Ma tra i tre ‘Velo Ok’ distrutti ce n’è uno dal grande valore simbolico: quello installato proprio nel punto di corso Inglesi nel quale poco più di un anno fa ha perso la vita il 19enne Marco Galasso, vittima di un incidente stradale. Un atto tanto stupido quanto disgustoso, una mancanza di rispetto per chi voleva bene a Marco, per chi ogni giorno lo ricorda e per chi ha pensato fosse un gesto di valore installare un sistema contro l’alta velocità proprio in quel punto.
Ora il comando di Polizia Municipale è al lavoro per risalire agli autori del gesto che, oltre a pagare la multa e fare i conti con una denuncia, si spera possano provare anche qualche senso di colpa per un gesto così ignobile.