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Attualità | 12 ottobre 2019, 08:25

Ristoranti della Tavolozza: scade il prossimo 20 ottobre il termine per aderire all'associazione ed essere inseriti nella guida 2020

L’inserimento nella guida non comporta costi e non sono richiesti contributi, ma è a discrezione del Consiglio Direttivo, dopo una verifica del possesso dei requisiti richiesti.

Ristoranti della Tavolozza: scade il prossimo 20 ottobre il termine per aderire all'associazione ed essere inseriti nella guida 2020

Le richieste di conferma e di nuove adesioni per il 2020 devono essere comunicate entro il giorno 20 ottobre 2019 compilando l’apposito modulo al seguente link: https://forms.gle/GxuhfugxSnFudaGUA

 

Guida Ristoranti della Tavolozza 2020  

Confermata la scelta editoriale che prevede la versione in tre lingue della Guida, l’apertura verso nuovi territori e lo sviluppo di una maggiore sinergia fra ristorante, cucina, produttori e territorio.

L’Associazione in questi ultimi anni ha prodotto diverse iniziative culturali, sostenendo gli eventi gastronomici del territorio e le serate a tema dei diversi ristoranti aderenti al sodalizio.

La pubblicazione della Guida giunta alla sesta edizione ha riscosso un grande successo fra i turisti ed in particolare quelli stranieri, che ne hanno particolarmente apprezzato la grafica, le immagini a colori e il testo redazionale in tre lingue.

Il prossimo anno l’associazione, fondata da Claudia Ferraresi nel 1990, raggiunge l’importante traguardo dei 29 anni di attività e si appresta a lanciare le iniziative dei festeggiamenti per il trentennale previsti nella primavera del 2021.

“Nella Guida dei Ristoranti – spiega Claudio Porchia, Presidente dell’Associazione Ristoranti della Tavolozza - sono inseriti i locali, che hanno adottato il decalogo dell’accoglienza; non si assegnano punteggi e non si stilano classifiche, ma sono riportate le informazioni classiche, a partire dai prezzi medi dei menù e dei piatti, insieme alle ricette preferite dal cuoco ed alcune curiosità della storia gastronomica delle cucine regionali del Piemonte e della Liguria. Per l’inserimento nella pubblicazione non sono richiesti contributi ai partecipanti, ma il costo è interamente sostenuto dagli sponsor che finanziano in parte la produzione e la promozione della guida. L’inserimento nella nostra pubblicazione ed all’interno del nostro sito web, che è disponibile online all’indirizzo: www.ristorantidellatavolozza.<wbr></wbr>it, è a totale discrezione del Consiglio Direttivo, dopo un’attenta valutazione delle schede di adesione e della verifica del possesso dei requisiti richiesti.Per l’inserimento in guida per il 2020 le conferme e le nuove adesioni devono essere comunicate entro il giorno 20 ottobre 2019, compilando l’apposito modulo che si trova nella home page del sito all’indirizzo: www.ristorantidellatavolozza.<wbr></wbr>it oppure scrivendo direttamente all’indirizzo segreteria@<wbr></wbr>ristorantidellatavolozza.it

L’uscita della prossima edizione della Guida dei Ristoranti della Tavolozza è prevista per la primavera del 2020 come consuetudine presso il Casinò di Sanremo nell’ambito della manifestazione “A Tavola fra Cultura e Storia” inserita nell’ambito della rassegna i “Martedì letterari”.

Segreteria Ristoranti della Tavolozza

 

Chi siamo

L’associazione “I ristoranti della Tavolozza - Custodi del Territorio” nasce nel 1990 come gruppo di alta ristorazione, con l’obiettivo di rivalutare la cucina della tradizione regionale italiana.

I ristoranti associati hanno rappresentano fin dall’origine un movimento culturale anticipatore della cucina del territorio, allora completamente sconosciuta.

Chef pionieri di un’inversione di tendenza che, nei 20 anni successivi, ha registrato intuizioni, entusiasmi, iniziative divulgative in relazione a una corretta e sana alimentazione, favorendo la conoscenza dei prodotti più significativi del territorio. Questa cucina utilizza prevalentemente prodotti tutelati e garantiti, identità del gusto, delle tradizioni del territorio e della stagionalità.

Il percorso culturale dell’Associazione ha dato visibilità e valore a chi crede nella propria terra creando nello stesso tempo anche un indotto economico e turistico di grande interesse.

La cucina e i ristoranti non sono soltanto luoghi dove è possibile mangiare bene, ma sono moderni strumenti per la valorizzazione del territorio, della sua cultura, della sua tradizione e dei suoi personaggi.

Nelle cucine dei ristoranti le memorie e i prodotti del territorio sono  presentati con innovazione e creatività ed intrecciate al turismo ed alla circolazione dei saperi e delle conoscenze.

Il ristorante diventa cosi il luogo in cui passato, presente e futuro si incontrano e determinano l’identità culturale e sociale del territorio.

Questa la filosofia dell’associazione ed Il terreno di sfida e di impegno per tutti gli aderenti consiste nell’accoglienza, della custodia e della conservazione del territorio nella sua dimensione più ampia, culturale, sociale ed economica. Per questo motivo a tutti gli aderenti alla nostra associazione proporremo l’adozione del decalogo dell’accoglienza .

 

Il Decalogo dell’Accoglienza

Il Decalogo dell’Accoglienza nasce dall’esigenza di garantire al cliente un’esperienza unica, da ricordare e da raccontare. La sua adozione e certificazione rappresenterà per gli ospiti una garanzia della professionalità e della qualità del servizio offerto.

Per il cliente, infatti, la percezione della qualità dell’accoglienza è rappresentata dalla somma di elementi diversi perché la clientela oggi è sempre più frammentata e disomogenea.

Per questo motivo la struttura ricettiva deve caratterizzarsi per la cordialità, ospitalità e la presenza di elementi di “atmosfera”.

Ecco il decalogo che proponiamo a tutti gli aderenti a” I ristoranti della Tavolozza”:

1.      un sorriso per tutti                       

2.      tutti i riguardi per rendere sempre ospitale la sosta a tavola                    

3.      lo stile del particolare per far sentire il cliente a casa propria                     

4.      la buona cucina insieme alla ricerca delle materie prime del territorio                 

5.      attenzione alla cucina della tradizione e alla stagionalità                  

6.      gradire i gruppi famigliari e i bambini                    

7.      diventare promotori turistici favorendo la conoscenza delle caratteristiche ambientali, artistiche e storiche circostanti il proprio locale, la provincia, la regione.                      

8.      fare in modo che “il locale del convivio” diventi “luogo dell’anima”                  9.      il “convivio” sostituisca il pasto

10.    significativo resti il gesto di benvenuto per conquistare con la simpatia ed il giusto rapporto qualità-prezzo, il ritorno del cliente.                      

L’adozione del Decalogo dell’accoglienza distinguerà quei ristoranti che rispondono a caratteristiche particolari per l’ambiente accogliente e per la cucina, che difende la stagionalità utilizzando i migliori prodotti del proprio territorio. Non solo ottimi chef, ma autentici testimoni delle produzioni locali . Non solo sana agricoltura a chilometro zero, ma dispensatori di informazioni sulle peculiarità storico-artistico-ambientali dei luoghi dove operano.

Redazione

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