Sanità - 07 ottobre 2019, 14:58

Imperia: quattro nuovi direttori di struttura per l'ospedale e ritorno del presidio di Polizia, Viale "Giornata importante per l'Asl 1" (Foto e video)

A margine della conferenza Damonte Prioli e Viale hanno parlato anche di altri due argomenti di stretta attualità per l'imperiese, rispettivamente la questione posteggi all'ospedale e la situazione Isah

Imperia: quattro nuovi direttori di struttura per l'ospedale e ritorno del presidio di Polizia, Viale "Giornata importante per l'Asl 1" (Foto e video)

Una giornata da ricordare per l'Asl 1 Imperiese e, più nello specifico, per l'ospedale di Imperia.

Questa mattina, alla presenza del direttore generale Marco Damonte Prioli, dell'assessore regionale alla Sanità Sonia Viale e del Questore Cesare Capocasa sono infatti state presentate in conferenza stampa due importanti novità: la riapertura del presidio di Polizia al'’interno della struttura ospedaliera e l'ingresso in Asl 1 di quattro nuovi direttori di reparto.

Per ciò che concerne il posto fisso di Polizia non si tratta in realtà di una novità, ma di una riapertura a circa dieci mesi dall’ultima volta. Il presidio, con ufficio posto nelle immediate vicinanze dell’ingresso principale dell’ospedale, ha l’obiettivo di garantire sicurezza e di prevenire possibili attività fuori legge, come spiegato da Capocasa: “È rimasto chiuso per qualche mese per un problema di risorse a livello nazionale che non riguarda solo Imperia. Qui il numero di uomini è limitato, ma andava fatta una riflessione perché comunque il posto fisso di Polizia rappresenta uno snodo operativo, preventivo e strategico fondamentale all’interno di una struttura ospedaliera. Lo dicono i numeri, ma qui si tratta più che altro di un discorso preventivo più che repressivo. Si lavora sulla vivibilità di questo contesto, qui arriva ogni genere di persona. È importante la prevenzione per evitare di…, dobbiamo lavorare su quello e sulla presenza dell’operatore che è una presenza di sicurezza soprattutto nei reparti più a rischio, più sensibili, più critici".

Sulla stessa linea Damonte Prioli: "Con il Questore Capocasa collaboriamo da tempo su vari aspetti, dai controlli sul territorio alla presenza fisica all’interno dello stabilimento ospedaliero. Deriva da un preciso impegno dello stesso Questore che è riuscito a garantirci questa importante presenza, necessaria per tutti quei casi che si verificano purtroppo, ma anche per una generale maggiore sicurezza".

Si tratta, per quanto concerne la struttura del capoluogo, di una presenza che risale alla fine degli anni ’60 quando, per corrispondere alle mutate esigenze della cittadinanza, fu inaugurato il nuovo ospedale e, contestualmente, aperto l’ufficio di Polizia al suo interno che da oggi riprenderà effettivamente la sua attività, tutti i giorni dalle 8 alle 14.

Per quanto riguarda il dato numerico, le denunce presentate (da sanitari, degenti, visitatori) fino alla data odierna (circa un anno e mezzo) sono state 200. In base agli episodi segnalati (come, ad esempio, nel caso di denunce di danneggiamento , furto o spaccio di stupefacenti all’interno o nelle adiacenze della struttura sanitaria), il dipendente del posto di Polizia procede ad attività di polizia giudiziaria, con l’ausilio di personale dell’ufficio Anticrimine o della Squadra Mobile. Nel periodo in considerazione sono stati allontananti con foglio di via obbligatorio 6 soggetti, che bivaccavano all’interno della struttura ospedaliera, creando allarme, disagi e criticità anche da un punto di vista sanitario. In diverse circostanze, il personale sanitario che opera nei vari reparti del nosocomio, e in particolare presso il Pronto Soccorso, richiede l’intervento dell’operatore di polizia per contenere situazioni di difficoltà causate da persone che danno in escandescenza, mettendo a repentaglio la sicurezza degli stessi sanitari, degli avventori e delle strutture.

Seconda, fondamentale, parte della conferenza dedicata ai quattro nuovi direttori delle strutture di  Neurologia, Medicina, Malattie Infettive e Anatomia Patologica.

Sui quali l’assessore Viale ha detto: "Credo sia necessario concretizzare, anche con questo evento di presentazione, la grande attenzione del sistema sanitario regionale per tutti i territori e in particolare per l'Asl 1 imperiese. Non siamo trascurati, anzi il fatto che qui arrivino professionisti importanti e qualificati sta proprio a significare che abbiamo capacità attrattiva e di dare delle risposte importanti su questo territorio. Certo bisogna fare tanto sull’innovazione tecnologica e sulle nostre strutture. In più affrontiamo oggi l'apertura del presidio della Polizia qui a Imperia, un grande segnale nei confronti del personale sanitario".

Damonte Prioli ha aggiunto: "Con orgoglio presentiamo oggi i quattro direttori di struttura le cui competenze e professionalità garantiscono servizi di qualità e ai quali auguro un buon lavoro. Inoltre la presenza del Coordinatore DIAR di Neuroscienze è per noi motivo di grande soddisfazione, poiché consapevoli che tale ruolo rappresenta una risorsa, volta a condividere e implementare procedure e percorsi, nell’ambito della rete assistenziale regionale".

Nel dettaglio si tratta di:
- Dr. Enrico Balleari (nato a Genova il 8/06/1957) specializzato in Medicina Interna e Reumatologia – Direttore Struttura Medicina di Imperia. È stato sino a oggi Dirigente Medico 1° livello – Medicina Interna Ospedale Policlinico San Martino – Genova
- Dr. Rodolfo Brizio (nato a Sassari il 4/08/1961) specializzato in Anatomia e Istologia Patologica -  Direttore Struttura Anatomia Patologica. Sino aa oggi Dirigente Medico S.C. Anatomia Patologica presso A.S.O. Santa Croce e Carle – Cuneo, è stato dal 1999 al 2000 Dirigente Medico dell’Anatomia e Istologia patologica presso questa ASL.   
- Dr. Giovanni Cenderello (nato a Genova il 8/02/1972) specializzato in Malattie Infettive – Direttore Malattie Infettive. Sino aa oggi Dirigente Medico S.C. Malattie Infettive EO Ospedali Galliera, è stato Dirigente Medico S.C. Malattie Infettive di questa Azienda dal 2002 al 2009. 
- Dr. Carlo Serrati (nato a Imperia il 30/11/1957) specializzato in Neurologia. Sino ad oggi Direttore U.O Neurologia H26 IRCCS, Ospedale Policlinico San Martino – Genova, è stato dal 2001 al 2010 Direttore della Struttura di Neurologia di Imperia. Attuale Coordinatore DIAR Neuroscienze (Dipartimenti Interaziendali Regionali – strumento organizzativo di programmazione e di integrazione dei livelli di assistenza e dell’attività sanitaria e sociosanitaria) e responsabile Area Ictus nell’ambito DIAR Neuroscienze.

A margine della conferenza Damonte Prioli e Viale hanno parlato anche di altri due argomenti di stretta attualità per l'imperiese, rispettivamente la questione posteggi all'ospedale e la situazione Isah. Per i primi il direttore generale ha detto: "Stiamo continuando a interloquire con la ditta che gestisce i parcheggi con l'obiettivo di aumentare quelli messi a disposizione del personale. Chiaramente in sinergia con il Comune di Imperia e con il sindaco Scajola in modo da garantire che tutta l’area abbia un'uniforme gestione". 

Queste invece le parole dell'assessore sull'Isah: "Si tratta di un tema che inizialmente veniva affrontato dallo stesso Cda di Isah come un semplice atto burocratico di trasformazione e invece man mano che siamo andati avanti con la pratica abbiamo capito che c'è una profonda criticità sul discorso occupazionale, non trascurabile. Un'azienda che si occupa di servizi alla persona ha nel benessere organizzativo uno dei suoi punti fondamentali anche per ciò che concerne la qualità stessa del servizio. Sono rammaricata che si sia perso tanto tempo perché di questo, ne abbiamo avuto evidenza come sistema sanitario, ad aprile. Mi riferisco al mancato dialogo con il personale e che a questo non era stata data l'opportunità della mobilità. Come sistema sanitario e con l'Asl 1 abbiamo fatto tutto quanto in nostro possesso per garantire e consentire la mobilità al personale. È chiaro che occorre che qui tutte le istituzioni accompagnino questo percorso che è un atto di legge, scelta del Cda dell'Isah di trasformarsi in privato, però ci sono delle ricadute occupazionali che sicuramente devono essere seguite con attenzione".

Lorenzo Bonsignorio

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