Il lettore Danilo Girardi ci racconta una disavventura avvenuta sulla pista ciclabile tra Arma di Taggia e Riva Ligure.
“Questa mia credo possa essere utile a tutti i numerosi frequentatori della pista ciclabile. Ieri, venerdì, erano circa le 18.30 quando tornavo verso Pompeiana, nostra casa delle vacanze, da una bella gita in bici fino a Ospedaletti. Ad Arma di Taggia, dopo aver superato gli svincoli intorno alla vecchia stazione ho imboccato, insieme a mia moglie, il lungo rettilineo che porta a Riva, esattamente all'altezza del grande percheggio camper".
"Improvvisamente da dietro a una palma sbuca di corsa un ragazzo dall'apparente età di 25/26 anni e costui brandendo una bottiglia si avventa contro di me facendomi rovinosamente cadere, non contento tentava, io ero a terra, di colpirmi con la bottiglia, ma io a quel punto gli ho rifilatilo un calcione non so manco dove e questo schifoso si é dato alla fuga. Mia moglie, pochi metri davanti a me, spaventata dal botto della mia caduta e dalle grida si é subito fermata ma ha perso l'equilibrio ed è caduta anche lei".
"Per farla breve immediato l'intervento di alcuni camperisti, carabinieri e ambulanza perché entrambi stavamo malissimo, io per la botta tremenda al costato e mia moglie per il polso molto dolorante. Risultato alle due della notte al pronto soccorso: io due costole fratturate, mia moglie polso fratturato con necessità di operazione chirurgica".
"Tralascio i dettagli che sono innumerevoli, ma questa mia vuole semplicemente mettere in guardia tutti i cicloamatori che frequentano questa bellissima pista che mi dicono essere un ritrovo di delinquenti specialmente di sera, ma evidentemente anche di giorno quando é chiaro che la scopo di questo lurido individuo era quello di rubarmi la bicicletta, elettrica e praticamente nuova. Ora torniamo tristemente verso Asti, con la bella prospettiva dell'operazione a mia moglie e le mie simpatiche costole rotte che mi fanno urlare dal dolore a ogni movimento o sospiro".