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Economia | 13 settembre 2019, 16:12

Reddito cittadinanza: 1,5 milioni di domande totali, oltre 38mila in Liguria

Continuano a crescere le richieste per il reddito, che prevede una serie di diritti relativi all’inserimento nel mondo del lavoro ma anche degli obblighi ben precisi.

Reddito cittadinanza: 1,5 milioni di domande totali, oltre 38mila in Liguria

Dal 2 settembre, inoltre, ha preso il via la seconda fase del reddito di cittadinanza, che vede la convocazione dei beneficiari di questo sussidio per siglare il cosiddetto Patto per il Lavoro.

Continuano a crescere le richieste per il reddito, che prevede una serie di diritti relativi all’inserimento nel mondo del lavoro ma anche degli obblighi ben precisi. È bene specificare, poi, che i beneficiari si informino riguardo alle date dei pagamenti del reddito di cittadinanza, in modo da sapere entro quando dovranno spendere l’importo mensile e non avere decurtazioni sulle mensilità successive.

Vediamo quindi come stanno andando le domande in Italia e cosa comporta questa convocazione.

A Genova e Imperia il numero maggiore di domande accolte

Prendendo in considerazione i dati di settore, in totale in Italia ci sono stati oltre 1,5 milioni di richieste per il reddito di cittadinanza, 38.373 delle quali presentate dai cittadini residenti in Liguria. Il numero delle domande accolte, però, appare molto inferiore alle aspettative: il numero delle famiglie coinvolte arriva a 19.285 in totale, coprendo il 63,1% delle richieste. Quella della Liguria risulta essere la percentuale di domande accolte più alta di tutto il Nord Ovest, con un importo medio percepito pari a 444,77 euro.

I beneficiari del reddito di cittadinanza risiedono principalmente nella provincia di Genova (20.424 in totale), ma anche la provincia di Imperia ha registrato risultati positivi in questo senso: qui sono state 6.772 le domande in totale, con un importo mensile che arriva in media a 477,73 euro che è il più alto della regione.

Seconda fase: convocati più di 8mila liguri

Il 2 settembre, data che ha segnato il via della seconda fase del reddito di cittadinanza, sono stati convocati 8.074 cittadini liguri per siglare il cosiddetto Patto per il Lavoro, che garantisce l’accompagnamento (con l’aiuto dei navigator) al lavoro per i disoccupati che stanno usufruendo di questo particolare sussidio. Più nel dettaglio, il Patto per il Lavoro implica l’adesione del beneficiario a un percorso che ha come obiettivo quello dell’inserimento lavorativo e che contempla delle attività specifiche che mirano alla riqualificazione professionale.

Il Patto, inoltre, prevede l’obbligo di accettare almeno una delle tre offerte di lavoro “congrue” proposte; gli unici esonerati da quest’obbligo sono i beneficiari della pensione di cittadinanza, i beneficiari del reddito pensionati (o di età maggiore o uguale a 65 anni) e i componenti del nucleo familiare con disabilità (che però possono aderire volontariamente a un percorso personalizzato). Al momento della convocazione, invece, possono essere esonerati i beneficiari che hanno figli di età inferiore ai 3 anni oppure componenti del nucleo familiare con disabilità grave (o comunque non autosufficienti), i frequentanti di corsi di formazione e gli occupati a basso reddito. Se nessuna delle tre offerte viene accettata, si perde il diritto all’assegno del reddito di cittadinanza.



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