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Attualità | 01 settembre 2019, 08:00

La storia del liceo "Gian Domenico Cassini" di Sanremo, nella ricostruzione del dottor Andrea Gandolfo

Tra gli allievi e i docenti illustri che negli ultimi centocinquant’anni sono passati per il nostro liceo si possono ricordare lo scrittore Italo Calvino, il giornalista Eugenio Scalfari e il politico Sandro Pertini.

La storia del liceo "Gian Domenico Cassini" di Sanremo, nella ricostruzione del dottor Andrea Gandolfo

Le origini del liceo classico “Gian Domenico Cassini”, che fin dai suoi primi anni di attività ha goduto di notevole fama e prestigio, superando per importanza anche licei-ginnasi di centri molto più grandi di Sanremo, risalgono al periodo immediatamente antecedente all’Unità d’Italia, quando, nel Regno di Sardegna, la legge Casati del 13 novembre 1859 promosse l’istituzione dei licei e ginnasi, allo scopo di formare in modo adeguato la futura classe dirigente del paese. 

    Dopo la cessione del circondario di Nizza alla Francia, sancita dal trattato di Torino del 24 marzo 1860, i circondari di Sanremo ed Oneglia furono incorporati nella neocostituita Provincia di Porto Maurizio. Il 9 luglio 1860 il ministero della Pubblica Istruzione incaricò l’Intendenza del circondario di Sanremo di notificare al Comune la proposta di istituire nella nostra città un regio liceo-ginnasio di terza classe, invitando nello stesso tempo gli amministratori comunali a comunicare tempestivamente al ministero le proprie deliberazioni in merito all’accettazione delle condizioni ministeriali, da cui dipendeva la creazione del nuovo istituto scolastico. 

    Alle spese di manutenzione del Regio Liceo avrebbe provveduto interamente il governo, mentre, per quelle del ginnasio, dall’esecutivo sarebbe stata erogata la somma di 2120 lire; se il Comune si fosse però impegnato a versare annualmente, a partire dal 16 settembre 1860, la cifra di 8720 lire all’erario, anche il ginnasio avrebbe avuto "carattere e qualificazione" di regio e i suoi docenti e impiegati avrebbero ricevuto lo stipendio statale e goduto degli altri vantaggi assicurati agli impiegati delle scuole regie. 

    Nello stesso giorno nel quale veniva costituita la nuova Provincia di Porto Maurizio, il 14 luglio 1860, su proposta del ministro della Pubblica Istruzione Terenzio Mamiani e sentito il Consiglio dei ministri, il re di Sardegna Vittorio Emanuele II emanò il decreto reale n. 4178, con cui veniva istituito ufficialmente un liceo nella città di Sanremo. La creazione di un liceo nella nostra città si può interpretare come una sorta di compensazione per la inattesa scelta di Porto Maurizio quale capoluogo della nuova provincia, così come Oneglia, altro capoluogo del circondario, a parziale tacitazione veniva designata quale sede della Corte d’Assise, che tuttora sussiste. 

    Quattro giorni dopo si riunì in seduta straordinaria il Consiglio comunale, sotto la presidenza dell’assessore anziano Giovanni Andrea Gerbolini, in assenza del sindaco Giuseppe Ameglio, nella quale venne approvata la fondazione a Sanremo del Regio Liceo. In quella sede venne ribadito che la scelta di Sanremo come sede del liceo non soltanto avrebbe favorito lo sviluppo sociale e culturale della città più popolosa dell’intera Riviera di Ponente, dopo Savona, ma avrebbe fatto di Sanremo il centro principale dell’istruzione della nuova provincia di Porto Maurizio e da cui si sarebbero diffusi, tra le giovani generazioni, forti e radicati sentimenti di patriottismo e italianità. 

    Il nuovo liceo mantenne la stessa intitolazione al celebre astronomo di re Luigi XIV, nativo di Perinaldo Gian Domenico Cassini (1625-1712), del Regio Liceo di Nizza, che veniva contestualmente chiuso e la cui attrezzatura tecnica dei gabinetti di fisica e chimica (si parla addirittura anche dei banchi di scuola) venne trasferita a Sanremo, di recente opportunamente valorizzata nella nuova sede di Villa Magnolie. Il liceo di Sanremo avrebbe così acquistato in breve tempo una notevole fama per il prestigio dei suoi docenti e la serietà degli studi che vi si svolgevano, tanto da diventare uno dei licei più rinomati della regione. Tra l’altro, a cadenza annuale, nella seconda decade del mese di marzo, il Liceo "Cassini" organizzava la Festa nazionale letteraria, istituita con R.D. del 3 marzo 1865, per onorare la memoria dei più grandi scrittori e filosofi del panorama culturale italiano e allo scopo di promuovere gli studi umanistici. 

    Nell’ottobre 1860 il liceo cominciò ufficialmente la sua attività scolastica: nell’anno successivo fu sistemato al primo piano, e il ginnasio al secondo, dell’ex convento dei Gesuiti, che il Comune aveva acquistato dal Demanio. L’amministrazione municipale aveva intenzione di costruire sul secondo piano del convento, grazie anche all’aiuto finanziario del governo, un terzo piano per sistemarvi un convitto nazionale. A tal fine il Municipio aveva inoltrato, già nel 1862, un’istanza al ministero della Pubblica Istruzione, che però non era stata accolta. In ogni caso il Comune si addossò le spese per la gestione dei locali e la manutenzione dello stabile, nonché i costi delle suppellettili scolastiche. Il liceo era fornito inoltre di una cappella per il servizio religioso, a cui provvedeva il Municipio, che supportava anche le spese d’ufficio della presidenza dell’istituto, compresa quella dello scrivano. 

    La suddetta sistemazione delle classi liceali al primo piano e di quelle ginnasiali al secondo dell’ex convento dei Gesuiti si protrasse fino al partire dall’anno successivo tutte le classi, sia del liceo che del ginnasio, vennero sistemate al secondo piano, dato che il primo piano dell’edificio fu occupato dal Tribunale, che in precedenza era stato provvisoriamente ospitato all’interno del Palazzo Civico. Tale sistemazione si rivelò però ben presto decisamente poco adatta alle esigenze didattiche e igieniche di studenti e insegnanti, tanto da spingere le autorità comunali a trasferire nel 1881 la sede scolastica del «Cassini» nei vasti locali del vicino ex convento delle monache turchine, che era stato ceduto dal governo al Comune. Dal momento però che, all’interno del convento, alloggiavano ancora diverse suore, il Comune dovette corrispondere un’indennità in denaro per favorire il trasferimento delle suore in un altro monastero dello stesso ordine. 

    Durante la lunga storia del "Cassini" si avvicendarono tra le sue mura illustri presidi e docenti, tra cui il noto filosofo napoletano Vladimiro Arangio-Ruiz (1887-1952), che, nel corso della sua presidenza, tra il 1928 e il 1932, organizzò numerose conferenze culturali presso l’aula magna della scuola e applauditi concerti di musica classica sia nella stessa aula che presso il Teatro dell’Opera del Casinò. Nel 1961 venne invece istituita una sezione di liceo scientifico, che registrò presto un alto numero di iscritti, tanto da portare a un nuovo trasferimento della scuola nella dépendance di Palazzo Bellevue, l’ex Hotel Excelsior, dove il liceo si installò a partire dall’anno scolastico 1966-67. 

    Nel 1973 la sezione scientifica venne eretta a Liceo Scientifico di Stato autonomo, intitolato al matematico sanremese Giovanni Girolamo Saccheri (1667-1733). Nel 1990 il Liceo «Cassini» decise di attivare un corso sperimentale di indirizzo linguistico che fornisse uno spazio adeguato, pur nel rispetto sostanziale della natura umanistica della scuola, alle principali lingue europee, quali l’inglese, il francese, il tedesco e lo spagnolo. Il 1° settembre 2000 i due licei Cassini e Saccheri sono stati infine fusi nel nuovo Liceo Classico "Gian Domenico Cassini", in applicazione del Piano di dimensionamento delle istituzioni scolastiche stabilito dalla Regione Liguria nel dicembre 1999. Il nuovo liceo, che ha iniziato la sua attività didattica nell’anno scolastico 2000-2001, prevede attualmente tre indirizzi di studio: classico, linguistico e scientifico.

    Oggi il liceo svolge la propria attività didattica e amministrativa presso tre sedi distinte: l’edificio di corso Cavallotti 53 (ex Hotel Excelsior), di proprietà del Comune di Sanremo, ma dato in comodato d’uso all’Amministrazione provinciale di Imperia, che dispone di 38 aule, 6 aule speciali, un laboratorio linguistico, due laboratori di scienze, una biblioteca, una palestra; la sede staccata della palazzina, già sede del comando della Polizia municipale, dove sono situate cinque aule e una piccola aula computer e la sede staccata di Villa Magnolie, inaugurata il 12 settembre 2009, con quindici aule con annessi servizi, uffici amministrativi, un’aula magna, una biblioteca, un’ampia aula per l’informatica e una palestra.

    Tra gli allievi e i docenti illustri che negli ultimi centocinquant’anni sono passati per il nostro liceo si possono ricordare lo scrittore e romanziere di fama internazionale Italo Calvino (1923-1985), che studiò al "Cassini" tra il 1934 e il 1941 insieme al futuro giornalista e fondatore del periodico "L’Espresso" e del quotidiano "la Repubblica" Eugenio Scalfari (1924); il presidente della Camera e della Repubblica Sandro Pertini (1896-1990), che vi conseguì la maturità classica come privatista nel settembre 1919; l’avvocato  Orazio Raimondo (1875-1920), sindaco di Sanremo e deputato al Parlamento; lo storico Giuseppe Martini, continuatore della storia d’Italia di Carlo Botta; il poeta Ciro Goirani; il sacerdote e filosofo Giuseppe Verde; il pittore e docente all’Accademia Albertina di Torino Filippo Sartorio (1903-1970); il senatore e sindaco di Bordighera Raoul Zaccari (1916-1977); il pittore, illustratore e scrittore Antonio Rubino (1880-1964); il poeta e letterato Renzo Laurano (1905-1986); le tre medaglie d’oro al valor militare sanremesi nella seconda guerra mondiale Andrea Gerbolini (1913-1943), Villy Pasquali (1914-1943) e Pio Viale (1895-1942); l’avvocato e presidente nazionale delle aziende di soggiorno Nino Bobba (1903-1969); l’agronomo e direttore della Stazione Sperimentale di Floricoltura «Orazio Raimondo» Mario Calvino (1875-1951); il deputato e sindaco di Taggia Emidio Revelli (1930-2006); il podestà e consigliere nazionale Giovanni Guidi (1903-1976); l’ingegnere e geologo Floriano Calvino (1927-1988); il poeta, scrittore e giornalista Francesco Pastonchi (1874-1953); il benefattore Giovanni Ermiglia (1905-2004); l’avvocato e presidente della Provincia di Imperia Gianni Giuliano (1949); lo storico Antonio Canepa (1868-1935); il pittore, giornalista, scrittore e critico d’arte Giuseppe Ferrari (1904-1972); l’avvocato, parlamentare e docente universitario Lorenzo Acquarone (1931); l’avvocato e docente universitario Piergiorgio Alberti (1943); il giornalista e fondatore dell’«Eco della Riviera» Giacomo Gandolfi (1881-1942); l’agrotecnico Stefano Bensa, che collaborò con il professor Calvino presso la Stazione di Floricoltura «O. Raimondo»; il critico letterario Mario Fubini (1900-1977); l’avvocato, senatore e presidente della Provincia di Imperia Gabriele Boscetto (1944); lo storico Nilo Calvini (1914-1998). 


Redazione

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