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Eventi | 26 agosto 2019, 09:21

Sanremo: “La musica che gira intorno”, l'esposizione si prepara a sbarcare al Casinò. L'intervista alla fotografa Angela Perri

Dal 7 al 22 settembre al Casinò di Sanremo ci sarà la mostra 'La musica che gira intorno'. Una mostra di fotografia contemporanea con gli scatti della fotografa Angela Perri.

Dal 7 al 22 settembre al Casinò di Sanremo ci sarà la mostra 'La musica che gira intorno'. Una mostra di fotografia contemporanea con gli scatti della fotografa Angela Perri. L'abbiamo intervistata per conoscere qualcosa di più dis questa importante esposizione 

A pochi giorni dall'inaugurazione della mostra cosa puoi svelare di ciò che vedremo quel giorno?

Innanzitutto per quanto riguarda la scelta delle immagini non sono state selezionate in base all'artista ma al tema della mostra. Mentre le guardavo la mia domanda era: "Si sente girare la musica?". Ovviamente mi dovevano anche colpire sia tecnicamente che emotivamente. Chi mi conosce sa che io sono molto pignola con i miei scatti perchè pretendo molto da me stessa e da ciò che deve trasmettere una mia foto. Poi dovendone scegliere un numero limitato è stata ancora più difficile la selezione. Chi non apparirà in questa esposizione non è perchè per me sia meno importante di chi invece appare. E' solo una questione di immagine e di spazio. Non è detto che in futuro non ci sia occasione di esporre chi in questa mostra non ci sarà.

Quindi hai intenzione di fare altre esposizioni?

Chissà...

Ma la tua scelta quindi su quali artisti è ricaduta?

Per ora posso dire che tra le immagini ce ne sarà una realizzata al “Riviera music Festival”, più di una scattate nel corso della rassegna “Premio Tenco”, una di "Queste piazze davanti al mare", una al "Calice music festival" e una all' "Imperia Unplugged Festival". Ci sarà anche una foto su tela realizzata in un concerto qua a Sanremo alla quale tengo moltissimo, perchè l'artista per me è stata una scoperta inattesa, qualcuno che è riuscito a far vibrare alcune corde dentro di me con la sua musica. Io non conoscevo bene l'artista in questione ed ho sentito per caso alcune sue canzoni proprio nelle settimane antecedenti il concerto nel quale ho scattato quella foto. Mi sono ritrovata in quei testi come può capitare a chiunque quando si vive qualcosa di simile a quello che si ascolta in una canzone. E ancora una volta questo ha influito in diversi modi sul mio percorso personale e musico/fotografico. Quell'immagine è l'espressione di tutto ciò e per questo vi anticipo che sarà l'unica tela esposta ed anche l'unica autografata.

E noi adesso siamo proprio curiosi di scoprire questa tela ed anche chi è l'artista! Ma dicci, quanto il tuo percorso fotografico/musicale ha influito nel tuo rapporto con la musica?

I miei gusti musicali sono cambiati molto negli ultimi anni da quando giro intorno alla musica. Sono più aperta ad ogni genere musicale e il mio orecchio, come il mio animo, sono diventati più sensibili. Prima ero solita ascoltare principalmente quello che conoscevo. Ora, invece, mi piace anche assistere a concerti di cantautori che non conosco e scoprire, di volta in volta, cosa l'artista ha da darmi. Non con criticità ma solo con la voglia di percepire nuove emozioni. Penso che la musica vada ascoltata anche così, un po' come la vita e le persone, con la voglia di accettare cosa di buono ci viene offerto. Io la musica la vivo così. Me ne nutro felicemente ed a 360°! Non sono un critico musicale né mi permetto di giudicare, sono solo una fotografa che gira intorno alla musica. In questo percorso mi è capitato spesso di fotografare cantautori che in giovinezza non capivo e non ascoltavo. Grazie a questa esperienza, invece, li ho riscoperti ed apprezzati. Come mi è capitato anche di fotografare artisti che ascoltavo da ragazza e che mi hanno talmente stupito con la loro energia sul palco e il loro bel rapporto col pubblico, che, finito il concerto, ho ripreso ad ascoltare con una nuova curiosità ed emozione.

Si sta parlando molto di te e della tua mostra nelle ultime settimane, ci sono locandine sparse in un'ampia zona, ma dicci, siamo curiosi di sapere: chi è il cantante che appare di spalle nella foto della locandina e perchè hai scelto proprio quella tra tante foto scattate finora?

Intanto è un'immagine scattata in una serata dell' Imperia Umplugged Festival 2017. Si tratta del cantautore savonese Edoardo Chiesa. Ho scelto quell'immagine perchè innanzitutto non ritrae visivamente il cantante ma il concerto, la musica e l'atmosfera che crea. Non mi piaceva l'idea di scegliere un soggetto piuttosto che un altro, ma volevo un’immagine di musica, di musica che gira e della quale cibarsi. E per me questa foto rappresenta in pieno questo messaggio.

Edoardo Chiesa è stato contento che tu abbia scelto proprio una foto di un suo concerto per un evento così importante?

Edoardo ha apprezzato che la scelta della mia locandina sia ricaduta proprio su di lui e ha pubblicato sui social di essere "Felice di essere in copertina", consigliando a chi lo segue di segnarsi l'evento e partecipare. Io mi auguro che riesca a venire anche lui quel giorno, compatibilmente con i suoi impegni musicali.

Pensi saranno tanti i partecipanti all'inaugurazione?

Io ho invitato tutte le persone che ho conosciuto in questo mio percorso, organizzatori di eventi, musicisti, fotografi, ed anche gli artisti ritratti nelle mie immagini. Non mancheranno gli amici che mi hanno sempre sostenuto in questa mia passione. Spero ci siano tutti ovviamente, per me sarà un giorno importante non solo per l'esposizione delle mie foto. L'invito poi è rivolto anche a chi non mi conosce proprio per avere la possibilità di farlo.

Quanto è stato laborioso organizzare questa mostra?

Moltissimo! Ci sto lavorando da dicembre 2018. Dal momento in cui il Casinò ha appoggiato la mia richiesta ho iniziato ad organizzare ogni cosa. Naturalmente grazie anche ai consigli del curatore Stefano Giraldi che è esperto nel settore. Nonostante le difficoltà e l’impegno, posso dirvi di essere molto soddisfatta dei risultati e non vedo l'ora di esporre il 7 settembre.

Progetti futuri, oltre questa mostra che ormai è alle porte?

Continuerò senza dubbio a dedicarmi alle fotografie di musica. A parte concerti in giro per il nord Italia, ci sono diverse interessanti rassegne in zona, come il Festival "Su la testa" ad Albenga, oltre naturalmente ed immancabilmente al “Premio Tenco”. E poi un altro progetto è far sì che questa mostra, come "la musica", inizi a "girare" anche lei.

Cosa intendi di preciso?

Voglio intendere che è in progetto di portare “La musica che gira intorno” in giro per l'Italia, sempre su consiglio di Stefano Giraldi.

Caspita! E hai già una prossima meta?

Certamente! Un luogo per me magico, perchè ogni cosa che faccio deve avere un significato personale e profondo. Quindi il prossimo luogo dove vorrei portarla è la città che io sento come mia seconda casa e spero di riuscirci. Fortunatamente viaggiando per concerti ho conosciuto molte persone, cantautori, musicisti che poi sono diventati amici ai quali posso chiedere consigli sui luoghi possibili di esposizione e diciamo che mi sto già muovendo in tal senso. Ma il primo luogo dopo Sanremo, che è la città della musica, vorrei fosse la mia amata Roma! Non sarà facile ma farò il possibile per realizzare questo mio sogno, come per tutti i precedenti perchè "Un avventuriero è colui che fa si che un'avventura accada" come dice Guy Debord…

Il tuo rapporto con Alessandro ti ha in qualche modo guidato verso questa esperienza, ma com'è iniziata la tua passione verso di lui e verso la sua musica?

In realtà verso di lui. Lo sentii parlare in un'intervista e rimasi colpita dai suoi pensieri profondi, non comuni. Ero una ragazzina a quel tempo e lui, con la sua musica, mi ha insegnato ad andare oltre l'apparenza nella vita, come nei pezzi musicali. Ho imparato ad ascoltare davvero la musica e a cercare qualcosa in più di un semplice ritmo che ti rimane in testa. Non per disdegnare i pezzi leggeri, non mi permetterei mai di giudicare. Prendo atto che ci sono pezzi che ti arrivano nel profondo dell’anima e pezzi più orecchiabili, chi ti aiutano ad esprimerti tirando fuori emozioni cantando e ballando. Un pò come nella lettura: ci sono libri leggeri che ti fanno compagnia con la loro storia, come ad esempio alcuni di Dumas, J. Austen, e libri più impegnativi che ti fanno riflettere come Wilde, Pirandello, Hesse, Pessoa. Io amo ed ho bisogno di entrambe le tipologie e li alterno piacevolmente. Comunque tornando ad Alessandro è una delle persone che stimo di più in assoluto ed alcuni pensieri che derivano dalla sua conoscenza mi hanno dato grinta ed un incentivo in più nel mio percorso. Credo che ognuno di noi trovi l'ispirazione per creare da qualcuno o da qualcosa. Io penso che la forte stima nei suoi confronti e nei confronti della sua musica, abbiano scatenato qualcosa dentro di me, aiutandomi ad aprire gli occhi e scoprire questa passione per la fotografia di musica che fino ad allora era latente. Forse per la prima volta ho "visto" queste foto guardando lui e percependo ciò che lui trasmetteva mentre cantava. Ed ora sono qua, a presentare la mia prima mostra, desiderosa di realizzare il mio prossimo obiettivo, carica e volenterosa, facendo tesoro delle sue parole "I limiti son solo confini travestiti da limiti”.



Redazione

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