Leggi tutte le notizie di SALUTE E BENESSERE ›

Economia | 24 agosto 2019, 08:00

La donna nel Festival di Sanremo

Il Festival per eccellenza, che offre uno spaccato della società contemporanea fra lussi e talenti. Ripercorriamo la figura femminile nella storia sanremese.

La donna nel Festival di Sanremo

Nel susseguirsi degli anni la presenza di una o più donne alla (co)conduzione del Festival di Sanremo è sempre stato un argomento di acceso dibattito. La maggior parte dei personaggi di sesso femminile che si sono susseguiti al fianco dell'uomo incaricato della presentazione dell'evento hanno sempre suscitato chiacchiericcio, gossip e critiche primariamente per la propria avvenenza od il proprio look.

Si sono susseguite modelle, attrici, soubrette più o meno famose con diritto di parola alquanto limitato, se non per le didascaliche presentazioni dei cantanti in gara oppure degli ospiti illustri. Per lungo tempo gli spettatori italiani sono sembrati quasi rassegnati al ripetersi delle "belle statuine" sul palco come cariatidi viventi, sulla scia di quanto avvenne con Letitia Casta, o per essere motivo di scandalo, come nel caso della celebre "farfallina inguinale" di Belen.

Benché la prima edizione del Festival risalga al lontano 1951, si deve aspettare il 1976 per veder salire in cattedra alla conduzione la prima donna: Stefania Casini. Per la verità restano poche tracce nella memoria collettiva di questa regista, attrice e doppiatrice, forse anche per via del fatto che il Patron Salvetti durante tutte le serate spinse a considerare la prima vera conduttrice Loretta Goggi.

Quest'ultima farà di nuovo la sua comparsa al timone della manifestazione nel 1986, fra uno degli sporadici intercalare fra le plurime conduzioni degli storici presentatori della tv italiana: Pippo Baudo e Mike Bongiorno.

Nel 1989 ritroviamo un'altra coppia di donne nella veste di co-presentatrici, nonché figlie d'arte: Rosita Celentano e Paola Domingun, insieme a Danny Quinn e Gianmarco Tognazzi. I quattro condussero quella ventottesima edizione del Festival di Sanremo tentando di mixare vari generi di intrattenimento artistico, ma ottennero scarso gradimento.

La bionda signora della televisione italiana, Raffaella Carrà, fu nel 2001 la terza istrionica donna a condurre, nel tentativo della Rai di riuscire ad attirare telespettatori di varie fasce di età per via del suo carisma. Tuttavia non riuscì ad eguagliare i risultati di audience di Loretta Goggi. L’edizione resta negli annali anche per le esternazioni molto critiche per l’eccessiva volgarità dei colleghi, Enrico Papi ed Massimo Ceccherini, mosse dall'allora moglie del Presidente della Repubblica.

Nel 2004 si torna al femminile, con la conduzione di Simona Ventura, nel tentativo di sfruttare la sua popolarità e le apprezzate doti di show girl per il ritorno in auge della kermesse canora. I dati finali saranno abbastanza deludenti, facendosi battere anche dal Grande Fratello.

Sei anni più tardi Antonella Clerici, quella che possiamo definire l'allora regina bionda dei fornelli televisivi, portò il cambiamento. Con la sua spontaneità, la sua immagine da padrona di casa goffa e tendente agli eccessi, rese l'edizione del 2010 memorabile in termini di ascolti.

Nel 2017, al fianco di Carlo Conti, si esibì Maria de Filippi. Colei che da moltissimi anni è amatissima ed è colei che ha contribuito a sfornare molte delle voci nuove grazie ai suoi talent show.

Ma forse la figura più irriverente, poliedrica e ricca di talento si potrebbe definire proprio Virginia Raffaele. Voluta al proprio fianco da Claudio Baglioni nel 2019, sarebbe riduttivo definirla co-conduttrice; è una donna dalle mille potenzialità artistiche, di pari passo con l'avvenenza indiscutibile.

Ma chi sarà la prossima o le prossime donna al fianco di Amadeus?

Tutto sommato il tempo e la maggiore sensibilità alla ingiusta disparità di genere sta avendo l'effetto positivo, almeno finora, di aver soppresso la "svilente" figura della valletta muta, anche se continua la prevalenza maschile sia per quanto riguarda i concorrenti dell'Ariston che gli autori. Ma non sarà l'essere madri o dover sedare i dolori mestruali con l'olio di enotera ad arrestare il girl power!



Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium