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Economia | 23 agosto 2019, 07:50

Davide Serra, i consigli per Roma del nuovo re di Londra

L'imprenditore è originario di Genova ed è riuscito a sbarcare oltremanica e a raccogliere successi nel suo ambito.

Davide Serra, i consigli per Roma del nuovo re di Londra

Nel corso degli ultimi anni, Londra ha potuto apprezzare un uomo di grande caratura sotto ogni punto di vista. Stiamo parlando di Davide Serra, imprenditore originario di Genova che è riuscito a sbarcare oltremanica e a raccogliere successi nel suo ambito.

Giunto giovanissimo presso la City, Serra è la mente e l'attuale amministratore delegato del fondo Algebris, uno dei più rilevanti e faraonici a livello internazionale. In un periodo storico complicato sia per la Gran Bretagna, con l'uscita problematica dall'Unione Europea, sia per l'Italia, con una crisi economica che non sembra avere fine, l'uomo spiega cosa dovrebbero fare entrambi i paesi per risolvere le rispettive situazioni difficili. Ecco cosa dichiara in un'intervista rilasciata a Repubblica.

Ma chi è Davide Serra? È semplicemente una persona che ha scelto di varcare i confini italiani e cercare di fare successo altrove, sfruttando le occasioni che gli si sono capitate davanti. Nel mese di settembre del 1995, dopo aver conseguito un importante master in Belgio, si trasferisce a Londra e lavora presso la banca SG Warburg. Per lui è stato un autentico trampolino di lancio, con la prospettiva di dare forma ad una realtà tutta sua e in grado di fatturare risorse economiche davvero ingenti. Grazie alla sua passione, oggi Algebris è una realtà in continua espansione, operante in ben tre continenti e in grado di assumere centinaia di dipendenti in tutto il mondo.

Una figura come Serra ha tutta l'autorevolezza per poter parlare della situazione internazionale, descrivendo la situazione dei paesi che maggiormente lo riguardano. Riferendosi a Londra, afferma che rischia seriamente di non essere più considerata come un'autentica metropoli mondiale, in seguito ai rischi derivanti da una Brexit più laboriosa di quanto si potesse immaginare. La capitale britannica potrebbe veder muovere buona parte dei propri capitali economici verso altri lidi, tra cui Parigi, Francoforte, New York, Tokyo. Nonostante ciò, Davide non ha alcuna intenzione di lasciare la città del Big Ben neanche nel caso in cui l'uscita dall'UE diventi una realtà definitiva. Tutto ciò perché la sua Algebris è in possesso di cinque sedi regolatrici a livello mondiale, da Lussemburgo a Boston, da Tokyo a Singapore, senza ovviamente dimenticare il quartier generale londinese.

Al tempo stesso, Davide Serra descrive la sua ricetta per ridare all'Italia il ruolo finanziario che merita. In primo luogo, sottolinea la sua scelta di riportare a Milano i propri figli, allo scopo di fare in modo che possano conoscere più culture e arricchirsi sotto l'aspetto puramente umano. Inoltre, l'imprenditore afferma che, secondo lui, il Bel Paese dovrebbe investire sull'istruzione in generale per tornare al passo con i tempi in una società tecnologica, sempre più basata sull'utilizzo dell'intelligenza artificiale. Auspica un nuovo Piano Marshall, al fine di far rientrare numerosi cervelli emigrati all'estero e di garantire la nascita di nuove realtà dal forte peso economico. Solo in questo modo, l'Italia può riuscire a non subire alcun tipo di declino dal punto di vista finanziario, con la prospettiva di creare nuova forza lavoro e sviluppare realtà di primo piano che siano accattivanti anche a livello internazionale.

Quindi, Serra spiega cosa dovrebbe essere fatto a livello mondiale. Vuole che il settore incentrato sull'Asset management possa progredire a dovere, con una corretta regolazione del sistema globale. Ha inoltre sottolineato l'importanza della Cina in qualità di nazione dominante, con un declino voluto nel corso degli ultimi due secoli e una ripresa repentina e sorprendente in tempi recenti. Tuttavia, un boom economico e culturale di simili proporzioni non sarebbe nulla se non fosse coadiuvato da un'evoluzione positiva per quanto riguarda la libertà di pensiero e i diritti civili, con l'obiettivo di puntare su un'uguaglianza senza confini.

Infine, l'attenzione di Davide Serra è tornata a focalizzarsi sulla Londra che gli ha donato tante soddisfazioni. La considera una città globale e al tempo stesso a misura di famiglia, con la chance di poter essere sempre se stessi e di rispettare il prossimo. Ciò che non gli piace della capitale inglese? L'incremento notevole della violenza e degli attentati terroristici, uniti a gang criminali che mettono a serio repentaglio il benessere e la sicurezza della collettività. All'età di 48 anni, Serra, non manifesta alcuna intenzione di ritirarsi e ricorda quanto il suo mestiere possa diventare sempre più soddisfacente con il passare del tempo.

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