Insonne giro e tutto il mondo osservo
dall'alto colle, amore, e te sospiro;
e dubitando vado del respiro,
chiedendo ai lumi in cielo a che mai servo,
se del destino mio scoperto è il nervo;
ma tutto fugge ormai verso il ritiro
nell'ultimo domani di cui inspiro
l'ombra vana, nel divenir protervo
dell'angoscia che dentro il cuor si pone
e] mai s'allontana. Mistiche fragranze
aspirai in me: soavi effluvi e fiori,
essenze di quel dì che decompone
ogni momento avuto, e le speranze
nate nel dubbio, e perse nei dolori.
Maurizio Donte 24 luglio 2019