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Politica | 18 luglio 2019, 11:55

Ventimiglia: caso Waterfront, Scullino “Vogliamo che il progetto vada avanti, ricominciamo con la variante urbanistica” (Video)

Scajola: “L’accordo di programma prevede passaggi tecnici con tempistiche incerte e toglie al Comune la potestà di decidere. Noi vogliamo che i Comuni decidano”

La conferenza stampa in Comune a Ventimiglia

La conferenza stampa in Comune a Ventimiglia

Nuovo capitolo nell’ormai intricata vicenda che vede al centro il progetto per il Waterfront di Ventimiglia, la zona retrostante il costruendo porto di Cala del Forte.

Qualche giorno fa la Regione, tramite una nota dei propri tecnici, aveva dato lo stop all’accordo di programma sul progetto (approvato durante l’ultimo consiglio comunale dell’amministrazione Ioculano) per via della presunta mancanza di interesse pubblico nel progetto con investimenti privati per 100 milioni di euro tra la Marina di San Giuseppe, corso Francia e l’ex conceria Lorenzi in zona San Secondo.

Il 5 aprile scorso da Genova era arrivato un suggerimento riguardo la procedura da seguire: passare dall'accordo di programma alla variante al piano urbanistico comunale. Motivo che ora porta a un stop della procedura burocratica che ripartirà con la variante al PUC.

Questa mattina, a Ventimiglia, è intervenuto direttamente l’assessore regionale all’Urbanistica Marco Scajola: “Le voci, le affermazioni che sono uscite ieri mi hanno preoccupato perché dicevano cose non vere e, come conseguenza, si rischia, in un clima difficile per l’economia, di creare delle difficoltà nei rapporti con investitori che dobbiamo tutelare. Proprio per questo la legge sulla Rigenerazione Urbana va in quest’ottica: dare strumenti ai Comuni per poter investire sul proprio territorio anche con risorse private. È naturale che ci sia un business privato, ma allo stesso tempo hanno un’importante ricaduta sull’economia cittadina. Non abbiamo bocciato nulla, non abbiamo fatto nulla contro il Comune di Ventimiglia. Non ci smarchiamo da nulla, diciamo le cose come stanno, in maniera oggettiva. Noi ci siamo messi a disposizione del Comune di Ventimiglia, con la precedente Amministrazione, come facciamo con tutti, perché ho voluto che i nostri uffici regionali siano a disposizione dei tecnici. Si tratta di mail partite dal Comune di Ventimiglia per l’architetto Tomiolo con le quali si chiedevano suggerimenti per la procedura. I suggerimenti che sono stati dati sono arrivati nell’ottica di fare questo progetto. Ogni pratica ha un percorso migliore, l’accordo di programma prevede passaggi tecnici con tempistiche incerte e toglie al Comune la potestà di decidere. Il Comune di Ventimiglia stava per fare un accordo con il quale si spogliava delle proprie decisioni, sarebbero state prese a Genova e non a Ventimiglia. Noi vogliamo che i Comuni decidano. La variante al piano urbanistico prevede che il Comune possa fare le scelte più opportune nell’interesse di Ventimiglia”.

Alla conferenza stampa convocata in Comune ha preso parte anche il sindaco Gaetano Scullino che ha aggiunto: “Non vogliamo bloccare niente, vogliamo che tutto vada avanti nell’interesse di Ventimiglia, ma stiamo verificando che in casi come questi abbiamo avuto una battuta d’arresto provvisoria, ci impegneremo per risolvere la cosa. Per il progetto del retro del porto si è scelta una procedura che già da subito era stata consigliata come errata, più difficoltosa, quella dell’accordo di programma. Già a suo tempo la Regione aveva comunicato che era difficoltoso, non si poteva andare avanti perché l’accordo di programma comprendeva delle lungaggini burocratiche che no avrebbero portato a buon fine l’operazione. Siccome noi vogliamo che vada a buon fine, abbiamo approfondito con i nostri uffici che hanno rilevato che era il caso di concentrarsi sulla variante urbanistica. Questo non è stato fatto, quindi oggi dobbiamo ricominciare da capo”.

Presente anche Pierpaolo Tomiolo, direttore del dipartimento regionale Pianificazione Territoriale. “Una delibera di consiglio senza pareri tecnici è illegittima - ha dichiarato Tomiolo - il 5 aprile alle 14.32 mi arriva una mail dal Comune di Ventimiglia dal Dott. Castellano mi sottopone una serie di quesiti sul progetto sul quale non aveva idee molto chiare. Due ore dopo rispondo che l'accordo di programma è un accordo che coinvolge gli interessi pubblici di entrambe le amministrazioni (Comune e Regione) che lo devono sottoscrivere. Rispondo dicendo che è una normalissima attività di pianificazione urbanistica comunale senza interesse pubblico amministrativo della Regione. Facendo l'accordo di programma si fa un percorso sbagliato. Gli accordi di programma, inoltre, sono molto più complessi perché richiedono il progetto da subito. Questa non è una lettera firmata né protocollata. In questa vicenda non ci siamo mai entrati, le uniche cose che abbiamo visto sono le poche righe del Comune di Ventimiglia”.

Pietro Zampedroni

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