Venerdì scorso, all’Oratorio di San Bartolomeo a Bordighera Alta, è stata inaugurata la mostra “I colori della creazione” di Lech Wolski. Il pittore, nato a Cracovia, si è diplomato all’Accademia di Belle Arti dell’omonima città, dove ha anche insegnato Pittura per sei anni.
Si avvicina a Bordighera in modo casuale: a marzo 2017 all’Istituto Italiano di Cultura a Cracovia, vengono presentate le opere dell’artista polacco Roman Bilinski. La proiezione di un video sulla città bordigotta, dove Bilinski ha vissuto molti anni, colpisce Wolski che si trova tra il pubblico. L’artista, già affascinato dai panorami italiani della Versilia e della Sicilia, rimane folgorato dalle immagini della “città delle palme”. Viene a Bordighera la prima volta già a fine 2017 e, dopo due settimane di ricognizione della zona, decide con determinazione che lavorerà e dipingerà in questi luoghi.
Ritorna quindi nel 2018 e, dopo varie difficoltà logistiche, comincia a realizzare i primi lavori, dove si trova evidente lo stretto legame con il paesaggio mediterraneo e, soprattutto, con il mare. Secondo le parole della presentazione di Gisella Merello sappiamo che per l’artista “si sente come incatenato e, allo stesso tempo, trascinato con forza dal desiderio di ripercorrere ogni giorno la sua passeggiata per impossessarsi del mare e riprodurlo sulla tela” e che “l’atto di dipingere è un processo lungo, lento e riflessivo” che “nasce da un entusiasmo forte e passionale. Un’esperienza che lo ricompensa della malinconia per gli amici lontani e per la città d’origine, tanto da posticipare continuamente il suo ritorno in Polonia”.
(Foto di Eugenio Conte)