Sergio Scibilia di Confesercenti si esprime sull'ultimo caso di violenza avvenuto nel quartiere delle Gainchette a Ventimiglia
“Non ci siamo, non è pensabile che possano esistere zone della città dove persiste uno stato di pericolo da anni, dove i cittadini e gli esercizi commerciali sono costretti a scappare o devono convivere con la paura. L’ennesimo fatto di violenza avvenuto nel quartiere delle Gianchette a Ventimiglia è inaccettabile e incomprensibile.
Da troppi anni questo quartiere è in stato di agitazione, con i cittadini 'blindati' per rischi alla propria incolumità. Purtroppo non sono serviti i presidi delle forze dell’ordine. Confesercenti chiede protezione per chi ci vive e per chi cerca di lavorarci. Confesercenti ritiene però che si debba 'rivitalizzare' la strada con interventi strutturali da parte del Comune di Ventimiglia.
Potenziamento della pubblica illuminazione, la via è buia e poco pulita. Le aree parcheggio sotto il cavalcavia sono sporche, ci vogliono più controlli sulle auto abbandonate. Pensiamo a piantare alberi ad alto fusto, più attenzione all’arredo urbano e ai marciapiedi, che sono messi male.
Combattiamo la violenza eliminando il degrado, illuminando le strade, potenziando la pulizia delle strade. Il presidio delle forze dell’ordine è indispensabile ma non sufficiente. Da tanti anni il quartiere aspetta questi interventi, ma per ora nulla si è visto e il disagio è permanente.
Così non va bene, non devono esserci quartieri, negozi, attività commerciali da serie B. Le persone non devono convivere con la paura”.