Sanità - 22 giugno 2019, 08:00

La salute passa anche attraverso i “funghi terapeutici” a cura di Simona Oberto

Purtroppo uno degli alimenti più completi che esistono in natura, non può finire sulle nostre tavole come meriterebbe

La salute passa anche attraverso i “funghi terapeutici” a cura di Simona Oberto

Micoterapia e Nutrigenomica, due approcci terapeutici molto lontani da un punto di vista storico: la prima, di antica tradizione orientale millenaria, la seconda di ultima generazione puramente occidentale. Tradizione e innovazione uniti da un unico obbiettivo: LA SALUTE! Oramai lo sapete, la Nutrigenomica, ultima frontiera delle scienze dell’alimentazione, è la scienza che si occupa della relazione tra il cibo e i geni e che ci insegna ad utilizzare il cibo e i suoi nutrienti al fine di nutrire al meglio le nostre cellule, prendendo in considerazione non tanto l’aspetto calorico del cibo, quanto invece il concetto di cibo come “informazione molecolare” che entra nel nostro organismo attraverso l’apparato digerente e da qui va a regolare i processi metabolici più profondi, influenzando notevolmente così il nostro stato di salute e malattia!

Ma cosa unisce la Nutrigenomica alla Micoterapia? La risposta è semplice: entrambe “lavorano” per portare “salute” all’interno del nostro organismo. Io mi occupo da diversi anni di Micoterapia e dei suoi eccezionali funghi “medicamentosi” perché li ritengo dei potenti strumenti di salute cellulare! La Micoterapia è una pratica curativa molto antica che risale addirittura al Paleolitico e Neolitico. In Cina i funghi medicinali vengono utilizzati da più di 3000 anni. Nell’ambito della medicina tradizionale cinese, il primo documento scritto che riporta nozioni di Micoterapia, è un trattato di medicina e filosofia taoista del 250 a.c. in cui viene citato un rimedio particolare chiamato “Erbe dell'Imperatore” che conteneva appunto questi alimenti eccezionali. I funghi sono un mondo particolare, perchè non possono essere considerati nè piante nè animali, ma costituiscono un regno a sé stante. Sono dei potenti bioaccumulatori: le loro ife (radici) chelano tutto ciò che c’è nel terreno circostante anche a distanza di decine di metri.

Pensate che vengono utilizzati per bonificare i terreni! Per questo motivo la materia prima utilizzata per realizzare un micoterapico (di solito in estratto secco) deve essere di provenienza 100% biologica certificata. I funghi devono provenire da colture geneticamente pure e devono essere coltivati in ambiente completamente sterile, utilizzando un metodo biotecnologico all'avanguardia. Il controllo rigoroso di ogni fase produttiva permettere di ottenere un prodotto di alta qualità, con assoluta assenza di contaminazioni da metalli pesanti, pesticidi ed erbicidi. Nella medicina tradizionale cinese i funghi venivano raccolti direttamente in natura e utilizzati freschi. Oggi giorno invece, vista la pericolosa contaminazione dei terreni, la loro coltivazione è diventata una tecnica pressochè obbligatoria, per realizzare un prodotto finale sicuro, privo di effetti collaterali e di comprovato effetto terapeutico. La Micoterapia, ancora poco conosciuta in Italia, è considerata una delle più interessanti proposte terapeutiche in campo alternativo. Tanto da ricevere l’approvazione di importanti enti governativi sia americani che europei. Sto parlando della FDA americana (Ente governativo statunitense che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici) e della nostra EFSA (Autorità europea per la sicurezza alimentare). Entrambe classificano i “funghi medicamentosi” come “sostanze sicure prive di effetti collaterali”.

Ma la stessa FDA americana già nel 2000 ne ha sottolineato importanti effetti terapeutici, dalla modulazione del sistema immunitario alla regolazione dell’assorbimento enterico degli zuccheri e dei grassi. E questo perché i funghi sono molto ricchi di proteine vegetali, carboidrati, fibre. Inoltre contengono: triterpeni, betaglucani, acidi nucleici, glicoproteine, acidi grassi essenziali, oligoelementi, enzimi digestivi e polifenoli, oltre che vitamine liposolubili, aminoacidi, sali minerali come il magnesio, fosforo, calcio, ferro zinco, selenio, germanio. Alcuni di loro sono ricchi di vitamina D2, vitamina importante per l’assorbimento del calcio nelle ossa, grande modulatrice del sistema immunitario, cardioprotettiva, alleata del sistema nervoso centrale. Sono dei potenti adattogeni, hanno cioè un’azione specifica che va ad aumentare la resistenza allo stress. Insomma sono a tutti gli effetti un ottimo “cibo cellulare” che rientra a pieno titolo tra le integrazioni consigliate dalla Nutrigenomica! Ma attenzione, con la Micoterapia parliamo di integrazione di estratti secchi, che devono essere assunti sotto la guida di un esperto in Micoterpia. Tutt’altro discorso è l’utilizzo alimentare dei funghi commestibili, quelli che, in poche parole, finiscono nelle nostre pietanze, a proposito dei quali occorre porgere una certa attenzione. Il fungo, lo abbiamo detto, è un potente chelante, assorbe tutto ciò che c'è nel terreno.

E questa sua caratteristica ahime! lo rende un alimento a rischio di intossicazione o comunque di difficile digestione! Quindi attenzione alla sua provenienza. Dobbiamo, se li acquistiamo, comprarli con certificazioni biologiche che ne scongiurino proprio la contaminazione, in particolare da metalli pesanti come cadmio, mercurio, piombo. Non conviene mangiarli se abbiamo un apparato gastrointestinale deficitario o una patologia che coinvolge direttamente il nostro fegato. Purtroppo uno degli alimenti più completi che esistono in natura, non può finire sulle nostre tavole come meriterebbe…e di ciò non possiamo che incolpare tutto ciò che in questo ultimo secolo ha contribuito a trasformare il nostro bellissimo pianeta in un gigantesco “bidone della spazzatura”!

Simona Oberto cura il sito web www.cibocuranaturale.com e la pagina facebook "Il tuo coach alimentare".

Redazione

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