Nonostante la ritrosia di alcuni utenti, per la maggior parte anziani, le carte di pagamento in Italia stanno prendendo sempre più piede con un progressivo abbandono del contante, spesso amico fedele di operazioni volte ad evadere il fisco. Sia chiaro: l'evasione fiscale in Italia è un problema strutturale che colpisce indistintamente tutto lo Stivale ed è lungi dall'essere risolto. Gli strumenti di pagamento elettronici, però, possono dare un piccolo contributo a limitare perlomeno il fenomeno oltre a risultare estremamente confortevoli per il risparmiatore, che riduce l'utilizzo del contante e la malaugurata possibilità di smarrirlo o subire furti.
Posticipare le spese o pagare subito
Gli strumenti maggiormente utilizzati sono bancomat, carte di credito e ricaricabili. Il bancomat è divenuto, da oltre un decennio, lo strumento basico all'atto dell'apertura di un conto corrente, tant'è che la maggior parte degli istituti di credito lo offre gratuitamente oppure già agganciato al canone fisso mensile. Gli addebiti sono contestuali alla data di esecuzione dell'operazione, aspetto che comporta pro (visione puntale ed immediata della propria situazione economica) e contro: in taluni casi, il cliente rischia di vedersi assottigliata la propria disponibilità liquida diversi giorni - se non qualche settimana - prima dell'accredito dello stipendio, limitando la propria capacità di spesa; inoltre, la carta di debito non ha lo stesso grado di accettazione rispetto ad altri strumenti.
La carta di credito, invece, consente al cliente di posticipare l'addebito ad una determinata data evitando che la propria liquidità venga immediatamente intaccata, consentendogli una maggior capacità di spesa. Un altro aspetto di rilevante importanza riguarda il grado di accettazione: abbinando la carta ai maggiori circuiti internazionali viene accettata ovunque e per qualsiasi tipo di transazione, comprese prenotazioni telefoniche e acquisti on-line. Le info interessanti sul sito Cartadicredito danno modo di avere una visione più completa delle potenzialità di questo strumento di pagamento, spesso offerto anche nelle versioni revolving con la possibilità di rateizzare comodamente le spese. Anche i commercianti si sentono maggiormente garantiti da questo strumento, in quanto le operazioni effettuate dai clienti sono garantite dall'istituto di credito emittente.
Carta prepagata, una via di mezzo fra bancomat e credit card
Negli ultimi quindici anni è salita alla ribalta una nuova carta di pagamento: la ricaricabile. A cavalcare l'onda per primo, con una massiccia campagna pubblicitaria, fu Poste Italiane con la ormai celeberrima "Postepay", seguita a ruota da tutti gli istituti di credito del nostro paese. La carta prepagata non ha lo stesso grado di accettazione di una carta di credito: noleggiare un'autovettura, ad esempio, è cosa alquanto complicata, se non impossibile, con questo strumento. In svariati casi, i fruitori di questo servizio sono scettici circa la sicurezza delle operazioni eseguite on-line, nonostante, oramai, la quasi totalità degli istituti di credito abbia rafforzato i mezzi di protezione telematici a tutela dei clienti e, spesso, abbia attivato delle assicurazioni apposite per tutelarli nel caso subissero delle truffe.
Un difetto di comunicazione, quest'ultimo, talvolta complice da parte delle banche, che in questo modo hanno la possibilità di vendere un numero maggiore di carte di pagamento ai propri clienti, senza dare agli stessi un'adeguata e doverosa informativa circa le modalità di rimborso nella malaugurata ipotesi fosse perpetrata loro un'operazione di fishing.
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