Nel X secolo Nizza, gia' antico centro greco e poi romano, era un comune italiano, dove si parlava una lingua vicina al genovese e la circostanza testimonia l'estendersi dell'influenza della Superba verso il Ponente Ligure e la Provenza. In quel tempo, infatti, Nizza partecipo' anche alla Lega delle città liguri, capitanata dai genovesi, per sconfiggere i saraceni. Tale unione fu promossa inizialmente da Guglielmo d'Arles (come ricordato in altra occasione) tra le tre Marche liguri e la Provenza per cacciare i moriDel resto, da allora fino all'età moderna, ma anche oltre, l'italiano (e il ligure e francobarbaresco insieme ad esso) era la lingua franca di tutto il Mediterraneo. Genova, anche grazie alle sue crescenti imprese marinare, cercava di spostare il baricentro della sua potenza politica e commerciale sia ad Oriente che ad Occidente.
La lotta per la supremazia marittima e commerciale tra Genova e Pisa fino al 1175 si insceno' dalla Toscana alla Provenza e dalle due Riviere alla Sardegna e alla Corsica. Tale conflitto fu anche strano, perché mentre si combatteva, si trattava per la pace e per accordi diplomatici diretti e indiretti. Proprio in seguito a tale politica l'espansione mercantile di Genova si era sviluppata dal Ponente ligure alla Francia meridionale:infatti l'ingerenza negli affari delle Contee e dei Comuni della Provenza e della Linguadoca aveva a suo fondamento gli interessi commerciali. Dopo la pace del 1133, che le lasciava libertà d'azione, Genova aveva stretto alleanza con diverse città, quali Narbona, Hie'res, Fos, Antibes e Marsiglia. Anche Pisa aveva consolidato la propria influenza nella zona e nel 1141 intervenne, insieme con la stessa Superba, per sedare la rivolta di Montpellier e rimettere al potere Guglielmo IV.
Analogamente Genova e Pisa si mossero a favore del conte di Tolosa, che, nel 1143, firmò con i rappresentanti di Saint-Gilles, una pace piuttosto onerosa. In entrambi i casi Genova e Pisa erano alleate, dividendo le indennità in denaro e le facilitazioni commerciali. Presto, però, questo legame si spezzò ed è noto come si arrivò allo scontro tra le due repubbliche marinare. L'abile diplomazia genovese riuscì prima ancora che in guerra, a dominare da Narbona a Marsiglia. Nonostante che popolazioni provenzali simpatizzassero per i pisani, come Marsiglia, Grasse e la stessa ligure Nizza, la flotta genovese riportò queste città a miti consigli, quando nel 1161 l'ammiraglio Genovese Grimaldi intervenne a sedare le ribellioni per incarico del conte di Provenza.
I genovesi riuscirono persino a sancire l'esclusione dei pisani dai porti tra Tortosa e Nizza, nel contesto del confronto dinastico tra il conte di Tolosa, appoggiato da Pisa, e Alfonso d'Aragona, sostenuto da Genova. Dopo alterne vicende, con la pace di Portovenere, Genova dominò dalla Spagna a capo Noli. Pure la progressiva conquista del Ponente ligure coincise con il superiore potere di Genova sul mare. Si ritornerà sull'argomento in una successiva occasione.