Sanità - 01 giugno 2019, 16:49

La nutrigenomica promuove a pieni voti la pizza... alla canapa! a cura di Simona Oberto

Ma perché la pizza diventi a tutti gli effetti un “piatto nutrigenomico”, ricordiamoci che, oltre alla farina nutriente, dobbiamo porre una certa attenzione a tutti gli altri ingredienti che la compongono.

La nutrigenomica promuove a pieni voti la pizza... alla canapa! a cura di Simona Oberto

Sempre più sovente viene sottolineato il diretto rapporto che esiste tra cibo e stress, tra cibo e iponutrizione. Da un lato lo stress ci fa ingrassare perché ci fa mangiare di più, attribuendo al cibo un pericoloso ruolo di “sostituto” di gratificazione mentale, dall’altro il cibo sempre più processato e privato di nutrienti importanti, non riuscendo più a soddisfare la reale “fame” delle nostre cellule, ci regala poca energia e cattiva lucidità mentale, amplificando il nostro stato di ansia e tensione.

Con il passare degli anni, il peso aumenta, la pancia gonfia e di pari passo crescono le insicurezze e la poca autostima. Così si entra in un circolo vizioso in cui si mangia sempre di più e male, cercando una via di uscita dai nostri problemi nel conforto del cibo. Oramai lo sapete, per la Nutrigenomica una corretta alimentazione è sempre una conseguenza di un corretto stile di vita, in cui il cibo dovrebbe essere considerato semplicemente un bisogno primario, un sostentamento e non quel “mostro” che tutto divora, quella “schiavitù-dipendenza” dalla quale non riusciamo più a staccarci, quello “strumento” molto comodo con cui riempiamo i nostri profondi buchi esistenziali!! Lui, il cibo, è lì, fedele compagno delle nostre sventure, sempre pronto a consolarci in ogni momento del giorno e della notte, gustoso, invitante, abbondante...non ci tradisce, non ci dice mai di no!! Lui ci soddisfa, ci riempie, ci appaga. Diventa una sorta di droga e il suo eccesso ci ammala! Ma allora cosa possiamo cambiare della nostra nutrizione per migliorare la qualità della nostra vita? Direi che la parola d’ordine è il “cambiamento”, la novità, l’alternativa! Uscite dai canoni orami obsoleti che vi tengono imbrigliati nella convinzione che tutto il cibo meno gustoso, poco condito, con poche calorie sia l’unico cibo che vi permette di avere il famoso “peso forma”. Noi della Nutrigenomica non parliamo solo di “forma” ma soprattutto di “sostanza”.

Perché per la Nutrigenomica la cosa importante non è tanto quante calorie abbiamo introdotto in una giornata ma quanti e quali nutrienti abbiamo fornito alle nostre cellule attraverso il cibo. In questo modo si abbraccia una visione olistica dove si scelgono i cibi più idonei alla salute. Il cibo diventa un “cibo funzionale”. Così rovesciamo tutti i parametri. E magicamente una buona pizza alla canapa, diventa molto più salutare di un triste piatto di insalata nei sacchetti!! Perché? Perché una pizza realizzata con la farina di canapa è sicuramente più digeribile e nutriente. Dalla Cannabis sativa, varietà nana utilizzata ad uso alimentare, si ricava una farina utilizzata per realizzare alimenti come pane, grissini, pizze, biscotti… una farina dal particolare gusto di nocciolina, che conferisce un colore bruno dorato agli impasti a cui viene aggiunta. E’ molto proteica, contiene tutti e nove gli aminoacidi essenziali, importanti per costruire tessuto muscolare, enzimi, membrane cellulari e anticorpi.

E’ molto ricca di fibra, utile per rallentare l’assorbimento enterico di zuccheri e grassi, ideale nelle diete ipocaloriche e ideale per chi ha problemi di stitichezza. Può sostituire la farina di cereali in proporzione dal 20 al 30 per cento a seconda dei gusti e degli impasti, miscelandola con farine alternative al frumento. E’ una farina priva di glutine e molto digeribile. Contiene naturalmente un olio ricco di Omega 3 e Omega 6 nel giusto rapporto. Potenti antinfiammatori che agiscono soprattutto sul sistema cardiovascolare, mantengono sane e pulite le pareti delle arterie, preservano quindi l’integrità cardiaca e tengono sotto controllo la pressione. Gli omega sono i famosi grassi polinsaturi, quelli “buoni”, che piacciono molto al nostro organismo, e di cui purtroppo la nostra dieta è povera. Ma non finisce qui, perché quest’olio contiene anche fitosteroli che influiscono in modo naturale sull’assorbimento del colesterolo; fosfolipidi come la lecitina che agiscono favorevolmente sulla funzionalità del fegato; antiossidanti come la vitamina E, tocoferolo e il carotene, precursore della vitamina A; minerali come il calcio, ferro, magnesio, potassio e fosforo.

Tutto ciò in una miscela bilanciata e gustosa che garantisce principi nutritivi fondamentali per il nostro organismo. Quindi impariamo ad andare alla ricerca del “cibo più funzionale” alla nostra salute, così che anche la pizza, sempre più accusata di essere la responsabile della nostra cattiva digestione, regalandoci pesantezza di stomaco e gonfiore intestinale, possa ritornare sulle nostre tavole come un piatto alternativo buono e nutriente. Ma perché la pizza diventi a tutti gli effetti un “piatto nutrigenomico”, ricordiamoci che, oltre alla farina nutriente, dobbiamo porre una certa attenzione a tutti gli altri ingredienti che la compongono. Parlo di lievito madre e di materia prima che deve essere di qualità e ben abbinata.

Ad esempio, un segreto per renderla ancora più digeribile è evitare l’accoppiata pomodoro e formaggio, perché una accoppiata troppo acida. La scelta deve ricadere solo su uno dei due! Questo vi permetterà di scegliere poi a piacere tutti gli altri ingredienti che renderanno la vostra pizza gustosa e assolutamente nutrigenomica! Provare per credere!!!

Simona Oberto cura il sito web www.cibocuranaturale.com e la pagina facebook "Il tuo coach alimentare".


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