Nuovo capitolo nell'ormai ultradecennale vicenda del macello di valle di Vessalico.
È di qualche giorno fa una lettera del Ministero dello Sviluppo Economico, giunta alle parti interessate, che spiega come: "ad oggi non risultano pervenuti elementi validi o documentazione utile al fine della predisposizione del provvedimento provvisorio di concessione propedeutico al finanziamento dell'opera infrastrutturale in oggetto", confermando che non è stato emanato alcun decreto di approvazione in tal senso.
Il Ministero ribadisce poi che, durante l'iter iniziale, ha solamente autorizzato lo spostamento di ubicazione, da Pieve di Teco a Vessalico, senza approvare alcun stanziamento di fondi e, visto il tempo trascorso e visto che ancora oggi non è chiaro se vi sia o meno l'interesse nel realizzare tale struttura ritiene ufficialmente decaduta anche la domanda di finanziamento.
Nessun finanziamento dunque e nuovo brusco stop per una delle più grandi incompiute del nostro territorio. Fermo dal 2008 il mattatoio è ormai coperto dai rovi e dai rifiuti con il solo scheletro centrale, autentica cattedrale nel deserto alle porte del paese dell'aglio. Undici anni di inutilizzo e lavori per oltre 250 mila euro realizzati per cui, a oggi, nessuno ha ancora pagato.