Attualità - 24 aprile 2019, 10:26

Imperia: Le Iene sul caso della preside dell'Ipsia, la professoressa mette l'inviata di Italia1 alla porta (foto)

“Una bella lezione di educazione civica per i suoi studenti”, ha concluso ironicamente l'inviata delle Iene

Imperia: Le Iene sul caso della preside dell'Ipsia, la professoressa mette l'inviata di Italia1 alla porta (foto)

L’inviata delle Iene Alice Martinelli ha intervistato la preside Anna Rita Zappulla, dirigente scolastico dell’Ipsia Marconi di Imperia arrestata nelle scorse settimane per aver utilizzato l’auto dell’istituto. La preside è stata poi scarcerata, ma resta indagata per il reato di peculato d’uso.

Bastava semplicemente requisire il registro di carico e scarico dell’uso della macchina per accorgersi che questo reato non c’era”, si è difesa la preside. “Quell’auto faceva parte del laboratorio di meccanica dove i nostri ragazzi imparano a fare i tecnici di officina: tagliandi, cambi gomme, cambi olio”, spiega l’ex vice preside Luca Ronco, destituito dall’incarico dalla professoressa Zappulla appena rientrata a scuola.

La preside ha preso l’auto della scuola dopo un incidente in cui la sua era andata distrutta. “Senza comunicarlo ufficialmente l’ha presa e l’ha usata”, aggiunge l’ex vice preside. Alla scuola è stata fornita un’altra auto, una vecchia 131 non adatta a consentire agli studenti di fare pratica.

Non c’è più niente di questi motori nelle macchine nuove, quindi io cosa sto insegnando al ragazzo?, dice il professor  Alberto Rei, docente di meccanica. “Se io ho nel mio laboratorio un computer – aggiunge la professoressa Mirka Lanteri, docente di elettronica – non me lo porto a casa, anche se mi si rompe”. Dello stesso parere anche gli studenti: “Aspetti soltanto di superare l’anno – spiega uno di loro – per scendere in laboratorio, mettere una macchina nuova, metterci le mani e poi arrivi  lì e ti dicono che non è disponibile. Pensi male della scuola”.

I professori hanno accusato la preside di fare uso della cosa pubblica come fosse sua anche perché ha parcheggiato da mesi l’auto incidentata in un parcheggio della scuola riservato ai professori. “Un giorno è comparsa è lì è rimasta”, dicono.

Se c’è un’auto di servizio la utilizzo”, ha detto ancora la preside, la quale ha aggiunto che l’auto le serviva per spostamenti. Sul fatto che l’auto fosse stata privata agli studenti: “Non era un’auto dove i ragazzi lavoravano montando e smontando”. “Invece sì” ha ribattuto l’inviata delle Iene, mostrando immagini dei ragazzi che lavorano su quell’auto. “Io non ne so niente di questa cosa”, ha risposto la preside.

Sul viaggio a Mentone al cui ritorno è stata trovata con le buste della spesa: “Io vado a Mentone e vado a comprare il pane”, ha risposto la professoressa. In riferimento al bando che sarebbe costato alla scuola 400mila euro proprio perché la preside non avrebbe presentato in tempo domanda essendo stata arrestata, le Iene chiedono alla dirigente scolastico di che bando si trattasse: “Mi state chiedendo tutto il calcio minuto per minuto”, ha detto, per poi aggiungere “Non la considero a questo punto neppure più un’intervista”.

Alla proposta dell’inviata di cercare insieme il bando, la professoressa ha messo l’ha messa alla porta, per poi spiegare: “Sono una serie di bandi”, senza specificare quali fossero. “Secondo lei, gli studenti come ci sono rimasti?”, le ha chiesto ancora l’inviata delle Iene. “A questa domanda si risponda lei stessa”, ha detto la preside prima di concludere l’intervista. “Una bella lezione di educazione civica per i suoi studenti”, ha concluso ironicamente Alice Martinelli.

Redazione

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