Forse il caso non proprio raro, ma per la nostra provincia risulta unico. Alla prossima tornata elettorale, infatti, a Sanremo ci saranno due candidati particolari, soprattutto per il mestiere di chi scrive. Si tratta infatti di due giornalisti che, per par condicio oggi dobbiamo considerare momentaneamente ‘ex’, visto che hanno deciso di candidarsi.
Si tratta di Alberto Guasco e Renzo Balbo, che da tanti anni vivono nel panorama giornalistico provinciale e non solo. Più televisivo il primo, più radiofonico il secondo, hanno deciso di candidarsi in una delle liste civiche di Alberto Biancheri. Guasco, che nasce documentarista, ha lavorato principalmente per la storica Telearcobaleno e per Telenord. Balbo, invece, ha lavorato per Radio 103, Rtl 102.5 ed ha scritto su molti settimanali della zona, oltre ad una miriade di uffici stampa, soprattutto legati allo sport.
Ad entrambi abbiamo chiesto come è venuta l’idea di candidarsi: “Non avevo nessuna intenzione di farlo – ha detto Balbo - ma, durante il Festival mi sono incrociato casualmente con Biancheri ed è nato tutto quanto. A 64 anni è la prima volta ma penso che sia ‘meglio tardi che mai’. Non mi sono mai schierato con un partito e non ho mai avuto tessere mentre ed ho deciso di farlo perché considero la coalizione di Biancheri molto civica”.
Alberto Guasco conferma che la sua decisione è “Nata in modo casuale, quasi alla chiusura delle liste. E’ stato un incontro fortuito con Biancheri. Una chiacchierata e ci siamo trovati d’accordo su molte cose. Da giornalisti abbiamo una posizione privilegiata per seguire i fatti amministrativi e quest’anno mi è venuta la voglia di fare questa esperienza”.
Renzo Balbo pensa di “Poter essere utile nel campo sportivo, dove serve essere vicino alle società sportive senza disdegnare un pensiero ai grandi eventi nazionali ed internazionali con ricadute turistico-commerciali”. Per Guasco “Ci vuole grande attenzione alla comunicazione attraverso le immagini più che con le parole. E questo soprattutto in chiave turistica come avere ad esempio una banca dati di foto e video da far utilizzare alle redazioni, in caso di bisogno”.
Carlo Alessi