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Attualità | 18 marzo 2019, 08:01

Clima mite chiama cimici: un problema anche nella nostra provincia, come combatterle?

Accanto alla già conosciuta cimice verde (Nezara viridula), autoctona, è ora presente l’Halyomorpha halys una nuova specie di origine asiatica che oltre a causare gravi danni in agricoltura sta causando non pochi fastidi alla popolazione

Clima mite chiama cimici: un problema anche nella nostra provincia, come combatterle?

Si sta diffondendo sempre di più, anche sul territorio ligure, un particolare tipo di cimice dal color marrone/grigiastro. Accanto alla già conosciuta cimice verde (Nezara viridula), autoctona, è ora presente l’Halyomorpha halys, una nuova specie di origine asiatica che oltre a causare gravi danni in agricoltura, con perdite economiche fino all’80% del raccolto (in particolare nocciole, pere, pesche, ciliegie, mele, kiwi, peperone, soia, mais, giovani pioppi, ecc.), sta causando non pochi fastidi alla popolazione.

È facile notarle sui panni stesi al sole, in casa o in giardino. Nelle ultime settimane, si stanno moltiplicando le segnalazioni di cimici nelle regioni centro-settentrionali: tantissime le foto che circolano in rete e sui social network, di finestre e muri letteralmente invasi da questi fastidiosi insetti, che cercano di intrufolarsi all'interno delle abitazioni. Probabilmente a contribuire al fenomeno anche il clima caldo e umido di questo periodo, con temperature ben superiori alle medie stagionali.

La diffusione di questo insetto, segnalato in Italia per la prima volta nel 2012, è favorita dal fatto che non ha antagonisti naturali e pertanto si riproduce rapidamente. Pertanto, è importante eliminarlo, tenendo presente che ogni femmina che sopravvive all'inverno, nell'anno successivo può deporre qualche centinaio di uova, da cui si svilupperanno gli stadi della nuova generazione.

Occorre riuscire a debellare le cimici prima del loro risveglio dal "letargo" (svernamento) e dalla conseguente fuoriuscita dalle abitazioni. La cittadinanza può dare il proprio apporto, attraverso comportamenti preventivi (individuare le zone di ricovero - cassonetti delle tapparelle, infissi, intercapedini, ecc.) e impiegando metodi meccanici di contenimento  (catturare gli insetti manualmente o con aspiratori muniti di sacchetto o utilizzando ghiaccio secco spray prima della cattura) ed eliminazione (porre gli insetti catturati in contenitori con acqua e sapone in modo da impedirne la fuga e causarne la rapida eliminazione, non il solo allontanamento).

Gli esperti affermano che le cimici possono essere limitate o con insetticidi potenti (ve ne sono di specifici e indicati proprio per le cimici) o con più “casalinghe” soluzioni di acqua calda e sapone da spargere nei luoghi dove si posano abitualmente.

Ecco qualche consiglio:
- Prestate attenzione alle foglie dei pomodori, dove le cimici depositano le uova.
- Controllare sempre balconi, infissi, divani, armadi e letti dove le cimici amano annidarsi.
- Controllare sempre il bucato prima di riporlo in casa: le cimici spesso si nascono tra vestiti e lenzuola ed entrano in casa indisturbate.
- Tra i rimedi più utili certamente quello di piantare bulbi di aglio sui balconi o nei vasi sulle finestre. Le cimici odiano l’aglio.
- Discorso simile anche per la menta: avere qualche piantina all’esterno può aiutare ad allontanarle.
- Un sistema banale ma efficace possono essere le zanzariere.
- Evitare, invece, di avere piante di basilico sul balcone: le cimici ne sono molto attratte.

Nel caso di orto o giardino, si consiglia di evitare l’uso di uno spray repellente perché potrebbe uccidere anche altri insetti utili come le api. Cercare sotto le foglie il posto in cui le cimici hanno deposto le uova – che hanno l’aspetto di piccoli ammassi esagonali – e rimuoverle manualmente per scongiurare una proliferazione. In alternativa, si può preparare un infuso ecologico a base di tabacco – dal sapore sgradevole per questi parassiti – o piantare un bulbo d’aglio accanto alle piante che si vogliono proteggere.  

Redazione

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