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Attualità | 15 marzo 2019, 08:11

Occuparsi di mafia è soprattutto un problema morale: si è svolto ieri l’incontro sulla legalità al Fermi-Polo-Montale di Ventimiglia

Un contributo importante all’orientamento dei giovani maturandi, rispetto alle tematiche affrontate, lo ha fornito la criminologa Dott.ssa Flavia Fiumara. Il tavolo era coordinato dal giornalista de 'La Stampa', Giulio Gavino

Occuparsi di mafia è soprattutto un problema morale: si è svolto ieri l’incontro sulla legalità al Fermi-Polo-Montale di Ventimiglia

Gli alunni e i docenti della scuola ventimigliese, hanno incontrato nell’aula magna 'G. Petrognani' dalle 11 fino alle 13.30, la Sig.ra Maria Claudia Loi, sorella di Emanuela, agente di scorta del Giudice Borsellino, uccisa nella strage di Via D’Amelio a Palermo, il 19 luglio 1992. Ha reso partecipi gli studenti delle classi quinte dell’Istituto dell’eroica e dolorosa vicenda della sorella Emanuela.

Un contributo importante all’orientamento dei giovani maturandi, rispetto alle tematiche affrontate, lo ha fornito la criminologa Dott.ssa Flavia Fiumara. Il tavolo era coordinato dal giornalista de 'La Stampa', Giulio Gavino, numerosa la presenza delle autorità, tra cui il vice questore di Ventimiglia, dott. Aricò, il, presidente dell’Ass. Naz. Polizia di Stato, Rocco Raponi e il segretario Luigi Fedrighi, il Provveditore agli studi dott. Lenti, il Capitano dei Carabinieri della stazione di Ventimiglia, dott. Giangreco, il Comandante della Polizia Municipale di Ventimiglia, dott. Marenco, il dott. Gnutti assessore Servizi Sociali del Comune di Bordighera.

Inoltre hanno dato il loro contributo di riflessione, tra gli altri la scrittrice Paola Ravasi, la prof.ssa Maura Orengo per Libera e il prof. Carbone, presidente dell’associazione Agende Rosse e la Signora Lira Aprosio del Lions di Ventimiglia. Gli allievi dell’istituto hanno seguito con molta attenzione gli interventi dei relatori e ci sono state anche numerose domande nel dibattito finale. L’iniziativa, fortemente voluta dalla dirigente dell’istituto, Dott.ssa Antonella Costanza, rientra nel percorso educativo sulla legalità, che ha subito un forte impulso proprio con la nuova preside della stessa scuola.

Diceva il giudice Paolo Borsellino: “Non ho mai chiesto di occuparmi di Mafia. Ci sono entrato per caso. E poi ci sono rimasto per un problema morale: la gente mi moriva attorno”. Le future generazioni, gli studenti della scuola, in un’epoca di “cattivi maestri” hanno anche bisogno di esempi virtuosi e positivi, hanno bisogno di affinare gli strumenti di critica costruttiva e di riflessione, per realizzare una società civile dove auspicabilmente chi fa il suo dovere non diventi “un eroe”.

Anche il Miur, con il nuovo esame di stato, ha inteso, soprattutto nell’ambito di “Cittadinanza e Costituzione”, inserire queste tematiche nelle riflessioni e nelle indicazioni per lo svolgimento della prova orale. La scuola adempie così al suo principale compito: concorrere a creare dei cittadini attivi e consapevoli, che possono dare un contributo positivo in termini di etica della legalità al nostro Paese.

Al termine dell’iniziativa, la Dott.ssa Antonella Costanza ha consegnato una targa a nome della scuola: "A Claudia Loi sorella di Emanuela, perché il suo esempio riecheggi nelle future generazioni".

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