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Eventi | 14 marzo 2019, 09:27

Ventimiglia: domani incontro del Polo Museale all’Antiquarium dell’area archeologica di Nervia

Pino Petruzzelli, regista, attore e scrittore terrà una relazione dal titolo 'Un libro in scena', con la presentazione del volume 'Io sono il mio lavoro-storie di uomini e di vini'.

Ventimiglia: domani incontro del Polo Museale all’Antiquarium dell’area archeologica di Nervia

Si terrà domani a Ventimiglia un evento speciale: in occasione della chiusura della mostra “Dioniso/Bacco-dei della condivisione”, apertasi a settembre 2018, il Polo ha deciso di invitare due testimoni della cultura e dell’amore per la missione del fare vino oggi, in grado di raccontare questo amore da due differenti angolazioni.

Pino Petruzzelli, regista, attore e scrittore terrà una relazione dal titolo 'Un libro in scena', con la presentazione del volume 'Io sono il mio lavoro-storie di uomini e di vini'. I vini di Liguria ed in particolare quelli del Ponente ligure, sono i protagonisti dell’ultima opera dell’attore e scrittore, edita da Pentagora. Accanto a quelli più conosciuti, dal Vermentino al Pigato e dall’Ormeasco al Rossese troviamo anche Bianchetta, Ciliegiolo, Cimixià, Granaccia, Lumassina e Timorasso, tutti chiamati a  raccontare la storia, anzi le storie di vignaioli e vini.

Un viaggio interessante da Ventimiglia a Sarzana, che attraversando terrazze e visitando cantine ci porta a scoprire chi lavora la terra e produce non solo vini, ma realizza grandi sogni. Dalle pagine di questo libro emerge un quadro colorato e profumato, ma non solo dai sentori di pesca e mandorle, ma anche di lotta, di sogni e di amore. Da quest’opera è stata tratta una riduzione teatrale che si spera di riuscire a mettere in scena nell’affascinante cornice del teatro romano di Albintimilium, nel corso della prossima stagione estiva: di tale riduzione teatrale l’incontro in programma costituisce un antipasto.

Dino Masala, titolare dell’azienda vinicola “A Trincea” di Airole, di tale opera potrebbe costituire uno dei personaggi: con caparbietà ha realizzato quasi 40.000 metri quadrati di muretti a secco, trasformando una collina oramai brulla ed incolta dietro il paese in un vigneto; per riuscirci, nel giro di qualche anno ha piantato antichi vitigni letteralmente in mezzo alle rocce, in modo da rafforzarne le radici, insieme ad essenze odorose locali, che oltre a dare al vino, il Roccese, da non confondere col più noto Rossese, un’inconfondibile profumazione, hanno preservato l’ecosistema, facendo ritornare a riprodursi in loco specie animali che non si vedevano in zona da tempo..

L’incontro, ad ingresso gratuito che si terrà come consueto alle ore 16,30, fa parte del ciclo di conferenze denominato “Intorno al teatro: fenomeno artistico, religioso e sociale dall’antichità ai giorni nostri”, che si concluderà martedì 9 aprile con una relazione del direttore dell’area archeologica, la dott.ssa Valentina Fiore, dal titolo “L’effimero rappresentato: scene e scenografie nel teatro dall’antichità ad oggi”

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