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Politica | 12 marzo 2019, 19:57

Imperia: differenziata al 62%, Maria Nella Ponte (Movimento 5 Stelle) commenta i dati sul porta a porta (video)

“I rifiuti prodotti dalla cittadinanza – spiega però Maria Nella Ponte – sono molti di più perché non vengono ritirati tutti i mastelli e quindi le persone stanno tenendo la spazzatura che producono perché non viene ritirata”

Imperia: differenziata al 62%, Maria Nella Ponte (Movimento 5 Stelle) commenta i dati sul porta a porta (video)

La capogruppo del MoVimento 5 Stelle Maria Nella Ponte commenta i dati sulla raccolta differenziata che, come ha annunciato ieri il Sindaco Claudio Scajola è salita al 62%. La capogruppo M5S ha pubblicato due video sulla sua pagina Facebook in cui commenta nel dettaglio i dati che le sono stati forniti dall'ufficio ambiente.



Si parte dalla quantità di rifiuti raccolti che nei primi nove giorni di marzo sono un totale di 406 tonnellate, 73,27 in meno rispetto ai primi nove giorni di febbraio 2019 e 94 tonnellate in meno rispetto allo stesso periodo di febbraio 2018. "Per quanto riguarda la gestione dei rifiuti, a febbraio 2019 Teknoservice ha gestito 52,46 tonnellate di rifiuti al giorno, a febbraio dello scorso anno erano 54,69. A marzo 2019 il dato scende a 44,38. I rifiuti prodotti dalla cittadinanza – spiega però Maria Nella Ponte – sono molti di più perché non vengono ritirati tutti i mastelli e quindi le persone stanno tenendo la spazzatura che producono perché non viene ritirata".

Per quanto riguarda la percentuale di differenziata, secondo Maria Nella Ponte il calo di rifiuti gestito da Teknoservice è dovuto al fatto che si è passati da una raccolta con 282 isole ecologiche alla raccolta singola di 10 mila utenze domestiche e 2580 non domestiche. “Ovvio che i tempi di lavorazione siano superiori, e visto che le isole ecologiche per una parte del periodo di marzo ci sono state, a marzo questa quantità di rifiuti gestita dagli operatori scenderà perché non ci sarà più l'effetto della raccolta tramite isole ecologiche”, spiega la capogruppo M5S.

Detta in percentuale, la quantità di rifiuti gestita da Teknoservice è scesa del 18,11% rispetto a febbraio 2019 e del 23% rispetto a febbraio 2018. Per quanto riguarda i rifiuti urbani non differenziati, a marzo ammontano a 149,9 tonnellate, in media 16,65 al giorno. Rispetto a febbraio 2019 si tratta del 33% in meno e rispetto a febbraio 2018 scendiamo al 49,54% di rifiuti non differenziati in meno. La quantità di rifiuti non differenziati è scesa da 24,92 tonnellate a febbraio 2019 a 16,65 di marzo.

“Questo – spiega Maria Nella Ponte – perché oltre ad aver tolto le due isole ecologiche, dal 1 marzo i centri di raccolta della Teknoservice in regione Artallo e in via Argine Sinistro non accettano più i rifiuti indifferenziati. Quindi tutti coloro che si sono recati per gettare i rifiuti indifferenziati non hanno potuto e sono dovuti tornare a casa con il loro sacchetto. Anche io stamattina ho dovuto portare a casa la spazzatura indifferenziata, quindi è ovvio che se per 9 giorni non vengono accettati i rifiuti non differenziati nei centri di raccolta in proporzione ci saranno più rifiuti differenziati gestiti rispetto agli indifferenziati”.

Per quanto riguarda la percentuale di differenziata a febbraio, il dato è del 52%, come spiega Maria Nella Ponte. “Un buon segno sicuramente, ma è molto lontano dall'obiettivo del 65% che abbiamo, da raggiungere, è stato fatto un notevole passo avanti, ma la strada è ancora lunga perché siamo sotto di ben 13 punti l'obiettivo”.

“Un dato molto interessante – continua la capogruppo M5S – è quello relativo ai residui da pulizia strade: a marzo 2019 sono state raccolte 4,44 tonnellate, 0,48 tonnellate al giorno. A febbraio erano 0,88 al giorno e a febbraio 2018 1,13. Questo dato spiega che ci sono meno operatori che si dedicano alla pulizia delle strade. Un crollo del 40% in meno e del 57,52% da febbraio 2018 non può che indicare una minore attività di spazzamento delle strade”.



Secondo Maria Nella Ponte, infine, il dato va interpretato perché i cittadini conferiscono meno, ma in alcuni casi in altri comuni, vedi le ordinanze dei sindaci di Dolcedo e di Cipressa che hanno vietato il conferimento dei rifiuti nei propri comuni. "In secondo luogo tante persone hanno la spazzatura in casa perché non riescono a conferirla e i mastelli non vengono ritirati. In ultima istanza, proprio in relazione alla percentuale, dal 1 marzo è stata imposta la chiusura dei centri di raccolta per la sola frazione indifferenziata. E' un dato falsato che non rappresenta la realtà che stiamo vivendo", conclude Maria Nella Ponte.

Francesco Li Noce

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