Dal 2013 ad oggi, la cipolla egiziana reintrodotta nei nostri terreni grazie alla passione e tenacia di Marco Damele e decine di agricoltori, è diventata una vera e propria eccellenza locale, entrando anche nell'Arca del Gusto di Slow Food è ora sempre più apprezzata e ricercata da aziende agricole, ristoranti e appassionati di biodiversità; un prodotto della terra che ha raggiunto tutta Italia e l'Europa grazie alle caratteristiche uniche di resistenza , produzione e gusto. Con il successo non potevano mancare espedienti scorretti di vendita online del bulbo conosciuto e amato anche da Libereso Guglielmi.
Marco Damele, uno dei più grandi produttori e conoscitore della pianta a livello Nazionale ci spiega cosa sta succedendo su internet: "Continuo a ricevere moltissime lettere e telefonate di persone che hanno acquistato su internet la cipolla egiziana e sono perplessi vedendosi recapitare a casa dei semplici semi di origine e qualità ignota (essendo vivipara, una delle caratteristiche peculiari della pianta è la produzione diretta dei bulbi in primavera). La cipolla egiziana è un ibrido sterile, non produce semi e mai li produrrà. Su internet purtroppo esistono molti siti che pubblicizzano e vendono scorrettamente 'semi di cipolla egiziana' (nel migliore dei casi sono semi di cipolla tradizionale, ma è capitato anche di ricevere semi di di erbe infestanti). Prestate sempre la massima attenzione per non rimanere truffati e ricordate che la natura non inganna. Se conosci una pianta - termina Damele - ne diventerai custode e saprai mascherare ogni truffa ed artificio".