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Attualità | 20 febbraio 2019, 15:54

Carige: il Codacons incontra i risparmiatori della provincia di Imperia "Azioni di responsabilità contro i dirigenti" (Foto e Video)

Tra gli imputati figurano anche gli imperiesi Alessandro Scajola e Ivo Demichelis. Il 5 marzo l'udienza per la costituzione di parte civile

Carige: il Codacons incontra i risparmiatori della provincia di Imperia "Azioni di responsabilità contro i dirigenti" (Foto e Video)

Dopo la prima assemblea di Genova, il Codacons ha incontrato oggi azionisti e obbligazionisti di Banca Carige della provincia di Imperia per promuovere le azioni di responsabilità nei confronti di coloro che saranno ritenuti responsabili della situazione finanziaria che ha portato centinaia di famiglie a perdere i propri risparmi.



Al museo dell’olivo, della Fratelli Carli, il vice presidente nazionale del Codacons, l’avvocato Bruno Barbieri, accompagnato dai propri collaboratori ha illustrato agli azionisti, una cinquantina i presenti, quelle che sono le possibilità che si prospettano loro in vista dell’udienza del 5 marzo, quando verranno valutate le costituzioni di parte civile nei confronti degli imputati, tra cui figurano anche gli imperiesi Alessandro Scajola, fratello del Sindaco Claudio, e Ivo Demichelis.

A noi interessa la parte relativa al reato di aggiotaggio. In caso di condanna gli azionisti possono rifarsi sulla banca”, ha detto Barbieri al pubblico in sala. Il punto è accertare che siano state commesse irregolarità nella compilazione dei bilanci e se queste siano penalmente rilevanti. Nel frattempo il Codacons sta raccogliendo decine di richieste risarcitorie al giorno di coloro che hanno sottoscritto azioni e obbligazioni tra il 2013 e il 2015.

Presente oggi c’era chi ha perso i risparmi di una vita. “La mia cliente ha perso tutta la liquidazione”, spiega un avvocato a Imperia News. Nessuno alza la mano quando ai presenti viene chiesto dai collaboratori di Barbieri in quanti avessero perso meno di 10 mila euro.

Oggi è stata distribuito il modulo per la procura e l’iscrizione al Codacons che dovrà essere spedita in originale insieme a tutta la documentazione all’indirizzo dell’avvocato Bruno Barbieri in via Lemonia 21 40133 Bologna. L’adesione ha però un costo di 350 euro per chi ha perso meno di 10 mila euro, di 650 se la cifra è maggiore.

Il Codacons – ha spiegato Barbieri a Imperia News - sta facilitando la costituzione di parte civile degli azionisti di Banca Carige nel procedimento penale che inizierà il 5 marzo contro gli ex dirigenti della banca al fine di permettere loro di ottenere una sentenza che riconosca il diritto al risarcimento del danno che sarà pagato dalla banca, perché si tratta di dirigenti e la banca, in qualità di datore di lavoro è tenuta a risarcire i danni procurati dai propri sottoposti, e chiaramente il risarcimento è condizionato all’effettiva condanna da parte del tribunale degli imputati. Quindi ha lo stesso sviluppo del procedimento penale.

Separatamente e con tempi più tranquilli potremo analizzare anche tutta l’altra documentazione relativa agli acquisti: i contratti quadro, gli ordini di acquisto, le polizze sottoscritte con sottostanti i titoli di Carige o fondi di investimento Carige. Al fine di verificare se al di là dell’esito del procedimento penale il singolo cliente della banca abbia modo comunque di recuperare somme perché non sono stati riconosciuti e rispettati i suoi diritti all’informativa
”.

L’incognita a recuperare i fondi c’è, ma barbieri, anche in base alla propria esperienza maturata in altri processi, come il crac Cirio, è fiducioso.

Per adesso abbiamo avuto l’esperienza positiva di Cirio, di Fondiaria Sai al procedimento penale contro Antonio Ligresti che è stato condannato e quindi ci aspettiamo di conseguenza il risarcimento degli azionisti, e le decine e decine di cause in corso si basano proprio sul principio di responsabilità del datore di lavoro, e quindi della banca, o della banca che acquista la banca che è andata in default, a risarcire il danno. Recentemente sono stati condannati due dirigenti di banca Carife a Ferrara e riteniamo di avere buone possibilità di recuperare danni subiti nei confronti della Biper, Banca Popolare dell’Emilia Romagna che ha acquistato la Carife. Seppur in punta di diritto le possibilità di recuperare i soldi persi esistono, altrimenti non daremmo false speranze e illusioni agli azionisti a cui non stiamo dicendo che sicuramente recuperiamo gli importi, ma che c’è una strada, per noi è fondata, il Gup di Roma ha ritenuto che indizi e prove siano sufficienti per rinviare a giudizio gli ex dirigenti di Carige e quindi ci sono tutti i presupposti per proporre questo tipo di iniziative”.

Saranno centinaia e centinaia le costituzioni di parte civile – continua Barbieri – tenendo conto che solo all’assemblea di Genova avevamo preso una sala da 200 posti circa, più la gente rimasta fuori perché non è riuscita a entrare, tant’è che oggi pomeriggio faremo un’altra assemblea a Genova in una sala molto più grande, e già stanno arrivando in gran numero le procure a Bologna per la costituzione di parte civile. L’importante è che tutti i documenti che comprovano la titolarità al 31 dicembre 2011 delle azioni o quando sono state comprate e il valore attuale delle azioni, ci arrivino in studio entro il 28 febbraio perché altrimenti non faremmo in tempo a predisporre il singolo atto di costituzione di parte civile. Quindi, non abbandoniamo questi azionisti, ma gli diremo che potremo verificare la possibilità di fare un’azione civile, ma non di costituirli parte civile in questo procedimento penale perché non ci sarebbero i tempi utili”.

Francesco Li Noce

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