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Festival di Sanremo | 05 febbraio 2019, 13:18

Festival 2019: lo youtuber Edoardo Mecca e la Polizia di Stato uniti contro il cyberbullismo (Foto e Video)

"Nessuno è invulnerabile, le parole fanno più male delle botte"

Festival 2019: lo youtuber Edoardo Mecca e la Polizia di Stato uniti contro il cyberbullismo (Foto e Video)

"Ci siamo accorti che, aumentando i social media, l'approccio dei ragazzi a internet va gestito, monitorato e insegnato: più si conosce, più si evitano le trappole tese dalla rete".

Con queste parole Giuseppe Valentino, commissario capo della questura d'Imperia, ha introdotto il dibattito con i ragazzi di alcune classi degli istituti superiori sanremesi sul cyberbullismo, nell'ambito del "Safer Internet Day", ribadendo l'importanza del ruolo dei docenti, autentico tramite fra i giovani e le forze dell'ordine e ricordando la presenza di un truck della polizia di stato in piazza Colombo per tutta la durata del Festival.

A "rubargli" la scena è quindi stato il celebre youtuber Edoardo Mecca, con lo spettacolo "Avrei soltanto voluto", scritto e diretto da Simone Cutri, che racconta la storia di un adolescente che da carnefice si ritrova a vestire i panni della vittima di un atto di bullismo, con una serie di concause e conseguenze che lo spingono a farla finita a soli 15 anni.

"Portiamo da due anni questo spettacolo nelle scuole - ha dichiarato il giovane torinese - e dal 2019 abbiamo instaurato una collaborazione con la polizia di stato e il MIUR. Si tratta di un tema che appassiona i giovani e scuote le loro coscienze".

A chiudere il dibattito è stato Roberto Sulinelli, in rappresentanza della polizia postale di Genova: "Indubbiamente - ha asserito - è importante l'approccio alla notizia e al web. Dall'altra parte del dispositivo si ha la convinzione di essere onnipotente, ma non è così. Quando non avviene più lo scollamento fra la vita digitale e la vita quotidiana scatta il campanello d'allarme. Si ha inoltre la falsa percezione di essere anonimi, ma il web contiene infinite tracce che ciascuno di noi, anche non volutamente, lascia. E ricordate: le parole fanno più male delle botte".

Alessandro Nidi

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