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Politica | 27 gennaio 2019, 15:34

Federgioco e sindacati domani in riunione a Roma per il Contratto di Lavoro delle sale da gioco: c'è anche Sanremo

I sindacati sono preoccupati per la crisi. Spina (Ugl): "A Sanremo ci sono responsabilità gravi, di una classe dirigente che ha sbagliato tutto e mi riferisco in particolar modo alla proprietà”.

Federgioco e sindacati domani in riunione a Roma per il Contratto di Lavoro delle sale da gioco: c'è anche Sanremo

Riprendono domani alle 14 a Roma, nella sede della Fipe-Confcommercio, le trattative tra Federgioco ed Organizzazioni Sindacali per la stipula del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, strumento ritenuto fondamentale per il comparto del gioco lavorato che attraversa un periodo di profonda crisi.

I sindacati sono preoccupati per la crisi che ha colpito Campione d’Italia, tanto da decretarne la chiusura per fallimento. Ma anche dei problemi di Saint Vincent, alle prese con gravi problematiche atte a scongiurare la chiusura e non ultimo i conti che riguardano Sanremo. Alla riunione romana sarà nutrita la pattuglia dei sanremesi presenti anche se in ruoli diversi: da Olmo Romeo (presidente di Federgioco e membro di Casino SpA), Massimo Canepa (capo del personale a Saint Vincent) per finire ai sindacalisti dell’Ugl Terziario  Massimiliano Moroni (segretario aziendale), Claudio De Tomi (membro di segreteria e delegato alle trattative del CCNL) e Roberto Spina (coordinatore nazionale di categoria). La riunione forse vedrà per la prima volta Federgioco e sindacati condividere un percorso di una unità di intenti focalizzandosi sulle problematiche in essere.

“Oltre a proseguire la trattativa sul CCNL - commenta Giulio Di Mitri Pugno (vice segretario nazionale dell’Ugl Terziario - si parlerà della costituzione di un tavolo permanente di crisi che andrà poi ad agire sui ministeri di riferimento e di confronto senza dimenticare che riteniamo fondamentale discutere di argomenti quali l’Ente Bilaterale,sostegno al reddito e il welfare contrattuale”.

“Il protagonista assoluto delle cronache economiche del 2018 per quanto concerne le case da gioco terrestri - aggiunge Massimiliano Moroni- è stato senz’altro un macigno. L’anno appena trascorso è stato turbolento e drammatico e mi riferisco a quanto accaduto a Campione (oltre 600 lavoratori lasciati a casa senza stipendio) e quanto sta succedendo a Saint Vincent dove sono a rischio oltre 200 posti di lavoro. A Sanremo nello specifico non è che le cose vadano molto meglio. Dagli oltre 600 dipendenti nel corso degli anni siamo scesi a 280 che ha si comportato una notevole riduzione del costo del personale ma gli incassi sono calati di pari passo”.

Dopo i risultati economici del 2018 ancora in negativo - chiosa Claudio De Tomi - è difficile fare previsioni su come andranno le cose nel 2019 anche perchè dai primi dati si prevede un ulteriore rallentamento è questo fattore preoccupa ulteriormente i lavoratori che oltre al calo degli emolumenti sono preoccupati per i livelli occupazionali”.

“A Sanremo - aggiunge Roberto Spina - urge la necessità di tutelare e promuovere la rinascita produttiva e competitiva bandendo le timidezze e le paure con fiducia nelle proprie forze ma è fondamentale che ci sia la volontà di rilancio e, magari con qualcuno sul ponte di comando che ne capisca, che operi un’analisi rigorosa degli errori del passato e la responsabilità. Queste sono sicuramente gravi, di una classe dirigente che ha sbagliato tutto e mi riferisco in particolar modo alla proprietà”.

Carlo Alessi

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