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Politica | 23 gennaio 2019, 07:14

Ventimiglia: progetto del Principe di Monaco, il Vice Sindaco Sciandra risponde al consigliere Ballestra “La pratica votata è di urbanistica, prescinde dall’aspetto edilizio”

"Quando si parla di una variante urbanistica gli aspetti edilizi non devono essere controllati, anzi se lo facessi commetterei quasi un illecito, come se volessi favorire o meno qualcuno. A livello urbanistico si deve ragionare in modo neutro.”

Ventimiglia: progetto del Principe di Monaco, il Vice Sindaco Sciandra risponde al consigliere Ballestra “La pratica votata è di urbanistica, prescinde dall’aspetto edilizio”

“La pratica è urbanistica, prescinde dall’aspetto edilizio.” A dirlo è Silvia Sciandra, Vice Sindaco del Comune di Ventimiglia che risponde così al consigliere di minoranza Giovanni Ballestra, in relazione alla pratica votata venerdì scorso in Consiglio comunale. Si tratta del progetto del Principe di Monaco nella zona della Mortola che, però, non ha convinto l'opposizione. 

Secondo Ballestra nell’area interessata dal progetto del Principe di Monaco vi è un immobile abusivo ed insanabile, oggetto di condono edilizio rigettato il 25 settembre 1998, per questa ragione, durante l’assise, aveva invitato la maggioranza ad eseguire le opportune verifiche prima della votazione. 

“Quando si fa il piano regolatore e si ragiona di urbanistica non si fa a verificare questo - prosegue Silvia Sciandra - nel bilanciamento dei valori che la proprietà riconosce al Comune ai fini dell’interesse pubblico, questo manufatto non rientra. Non entra nel calcolo economico e nemmeno nel bilanciamento dell’interesse pubblico. Se quell’immobile è abusivo allora andrà abolito, nella procedura di approvazione delle norme di programma non si parlerà quindi di ristrutturazione, ma di costruzione.” 

Il Vice Sindaco Sciandra fa un chiaro distinguo fra la posizione di un privato e quella del Comune in una situazione di questo tipo: “Se il Comune deve costruire qualcosa non è tenuto alle regole del piano regolatore - spiega - mentre per il privato valgono le regole dell’indice. Quello che si sta evidenziando è un falso problema.” 

Cose che, secondo Silvia Sciandra, sono state dette in Consiglio comunale, soprattutto in merito al fatto che fosse impossible controllare la pratica nell’immediato: “Questo avrebbe dovuto farlo l’ufficio di edilizia privata ed il dirigente non era, giustamente, presente perché si stava discutendo di una pratica di urbanistica - conclude - questa è la risposta che, in Consiglio, è stata data al consigliere Ballestra. Quando si parla di una variante urbanistica gli aspetti edilizi non devono essere controllati, anzi se lo facessi commetterei quasi un illecito, come se volessi favorire o meno qualcuno. A livello urbanistico si deve ragionare in modo neutro.” 

Simona Della Croce

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