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| 20 gennaio 2019, 09:00

Mondo di poesie: "Guenda" di Luciano Spalla

Ho perso la mia giovane Musa, dotata di grazia e di bellezze. Guenda

Mondo di poesie: "Guenda" di Luciano Spalla

Scrivere è riempire l'animo con i respiri del cuore.

La mia ispiratrice
di arte, di poesia di delicati sentimenti, me l'ha portata via in
un soffio,
la rosa dei venti.

Ho perso la mia giovane Musa, dotata di grazia e di bellezze.
Guenda

Fascino, armonia, splendore,. prodigio, incantesimo.

Dea delle arti di poesie di sfere di ghirlande di fiori, figlia di Zeus e di Mnemosine.

Era una creatura divina, ma il vento
dellOvest, l'ha voluta portare in
cielo.

Era dolce,
acutissima
pungente, affascinante,
penetrante.

Non conosceva la parola *tradimento *.

Oggi quasi tutti tradiscono.
È un nuovo modo di
amare.

Io declamavo, ogni notte, alla mia Musa i pensieri sui *giocattoli *della vita e sulla *giostra * dell'amore.

Sui ricordi dei sogni
svaniti.

Lei li raccoglieva,a uno a uno, li metteva in uno scrigno dorato.

Devo tutto me stesso a Guenda, mia Musa, donna dei miei sogni.

Quando, alla notte, la luna piena illumina la sua stella, Guenda mi lancia una carezza di bacio.

Sento sfiorare le mie guance.
Sento il profumo del suo bacio.

Me li invia con una stella cometa.

I pensieri nascosti nella oscurità dell'animo mio brillano di luce tremolante.

I miei occhi piangono lacrime di mestizia e di solitudine.

Le sue labbra
pervase di quel suo profumo esotico.

Adorava canticchiare la "ballata di Dublino , la Skibbereen.

Una melodia , dolce e struggente, la più bella ballata irlandese di sempre, impregnata di dolce pacata tristezza e
accorata malinconia.

Speranze svanite,
amori spezzati,
giro di danze lente,
pensieri lanciati
al galoppo con il respiro leggero del vento.

Forse nella vita terrena non esistono più Muse come Guenda.

No, non esistono più ??

Oggi tutto è delusione che fa piangere il cuore.

La gioia e la felicità
* finta * si nutre
di delusioni.

Delusioni di sapore amaro che rendono acre e penoso il tramonto del
giorno.

Sono diventato un bambino che piange
lacrime di fiori di lillà.

Sempre alla ricerca
nell'insieme di stelle, della Musa, indimenticabile.

Guenda.

Redazione

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