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Politica | 12 gennaio 2019, 10:48

Il nord Italia scende in piazza a Torino per il sì Tav, presenti il governatore ligure Toti e il sindaco di Ventimiglia Ioculano (Foto)

In piazza i rappresentanti del mondo economico piemontese e torinese, ma anche decine di sindaci provenienti dal Piemonte, dalla Liguria dalla Lombardia e dalle Marche

Il nord Italia scende in piazza a Torino per il sì Tav, presenti il governatore ligure Toti e il sindaco di Ventimiglia Ioculano (Foto)

Da Aosta e Asti, passando da Bergamo, Fossano, Pragelato, Sestriere, arrivando fino al mare di Vado Ligure e Ventimiglia. In piazza Castello sono circa un centinaio i cartelli - con su scritto il nome di altrettante città sparse per tutta Italia che hanno aderito al flash mob Sì Tav previsto questa mattina a Torino, promosso dal Comitato "Sì, Torino va avanti" e dal sottosegretario ai Trasporti Mino Giachino

Ecco la diretta di Linea Italia Piemonte:

In piazza i rappresentanti del mondo economico piemontese e torinese, ma anche decine di sindaci provenienti dal Piemonte, dalla Liguria dalla Lombardia e dalle Marche. Tra di loro anche i Presidenti della Regione Piemonte e Liguria Sergio Chiamparino e Giovanni Toti, oltre al sindaco di Ventimiglia Enrico Ioculano.

"La Lega ha nel suo Dna un paese che cresce, che guarda alle imprese, che punta alle grandi opere e alle infrastrutture, quindi non c’è niente di strano a vederla la Lega, anche se fa parte di un Governo che è un laboratorio parlamentare, uscito dalle ultime elezioni", ha sottolineato il Presidente della Regione Liguria.

"La Lega di sicuro calmiera un pezzo della sua volontà, ma è fedele alle idee del centro destra. Noi siamo qua a difendere la Tav e una visione di un paese che vuole modernizzarsi e aiutare le proprie imprese, la logistica. Un paese che vuole guardare al futuro. La Repubblica Romana non avrebbe mai fatto le strade consolari e non sarebbe mai diventato un impero, se ci fossero state le analisi costi benefici", ha detto ancora il Governatore.

"Non vogliamo un paese di grandi incompiute. Il Governo non credo che rischi, spero solo che questo Governo non faccia danni e resterà fino a che lo decideranno gli elettori, quando si ridarà loro voce", ha proseguito Toti. Di sicuro le grandi opere le vogliono la maggioranza degli italiani, ma nessuna velleità di far cadere il Governo. Ora si strizza l’occhio ai Cinque Stelle che vogliono fare le scuole e difendere un mal interpretato ambientalismo ma non hanno una visione chiara".

"Facciamo il referedum, se serve, ma siamo stati eletti per modernizzare questo paese", ha concluso Toti.

"La Lega - ha commentato il Presidente Sergio Chiamparino - c'era giá altre volte in piazza. È una forza importante di governo e per questo deve contribuire a decidere in fretta". 

"Sono stato quello che ha contribuito a creare l'Osservatorio - ha aggiunto il governatore piemontese- l'inizio dell'opera è stata gestita malamente, ma il fatto che si sia partiti male non significa che si deve finire peggio". Poi, sull'ipotesi referendum Chiamparino ha ribadito "l'articolo 86 dello Statuto regionale prevede una consultazione popolare su argomenti di interesse generale del Piemonte. E la Tav lo è certamente".

"A due mesi - ha aggiunto una della 7 madamin Patrizia Ghiazza - dalla manifestazione del 10 novembre oggi torniamo in piazza per chiedere un'accelerazione nella presa di decisione su un'opera che non può essere fermata chiediamo al governo che si esprima in modo chiaro trasparente e veloce". 

Cinzia Gatti e Marco Panzarella

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