Sanità - 04 gennaio 2019, 10:30

Sanremo: anche il Centro Diurno Alzheimer gestito dalla Cooperativa Jobel ha salutato il nuovo anno

Presenti gli Assessori Costanza Pireri e Eugenio Nocita del Comune di Sanremo, e il Direttore di Casa Serena Michele Anselmo. Anche il Dott. Roberto Anselmo dell’ASL1 imperiese, ha fatto recapitare i propri auguri.

Sanremo: anche il Centro Diurno Alzheimer gestito dalla Cooperativa Jobel ha salutato il nuovo anno

Anche il Centro Diurno Alzheimer gestito dalla Cooperativa Jobel, ospitato all’interno di Casa Serena, residenza protetta a Poggio, ha salutato il Natale e il nuovo anno.

Il Centro, che ricordiamo, è il secondo in Liguria ad essersi dotato della Stanza Bianca - Snoezelen, una stanza per la stimolazione multisensoriale, ha brindato con un pomeriggio in compagnia dei molti parenti degli ospiti frequentanti e di diverse autorità locali che hanno personalmente voluto portare i propri saluti, come gli Assessori Costanza Pireri e Eugenio Nocita del Comune di Sanremo, e il Direttore di Casa Serena Michele Anselmo. Anche il Dott. Roberto Anselmo dell’ASL1 imperiese, ha fatto recapitare i propri auguri.

Il Centro Diurno Alzheimer conta 12 posti, di cui 8 convenzionati con l’Asl, per persone affette da Alzheimer al primo e secondo livello (ovvero prima della fase dell’allettamento). La giornata tipo incomincia alle 9 con l’accoglienza degli ospiti, si procede dunque con la lettura delle principali notizie a cui segue una conversazione, una piccola merenda e poi si procede con attività di stimolazione cognitiva che possono variare di volta in volta, a seconda delle eventuali richieste e desideri degli ospiti. “Ciò su cui noi puntiamo, il perno attorno al quale gira tutto il nostro lavoro, è il tono dell’umore - spiega Noemi Angelini, la Psicologa del Centro Diurno - è importante più di ogni altra cosa farli ridere, permettere loro di convergere verso prospettive serene, pensieri e sensazioni piacevoli”.

Il Centro Diurno Alzheimer, coordinato da Lucrezia Ciocca, mette anche a disposizione dei parenti dei gruppi di auto-muto-aiuto e uno sportello per i caregivers (i familiari), una volta al mese, uno spazio di ascolto e supporto anche per chi vive quotidianamente accanto a chi è affetto da tale malattia neurodegenerativa.

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