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Attualità | 19 dicembre 2018, 08:47

Taggia: che fine farà il Centro di Aggregazione Giovanile? Incontro tra il sindaco ed i ragazzi. Ecco le prime risposte sul futuro del servizio

Da alcuni mesi i locali del C.A.G. di Taggia sono chiusi ma da metà gennaio riapriranno in un regime di proroga straordinario fino a giugno. Ecco che cosa accadrà dopo.

Taggia: che fine farà il Centro di Aggregazione Giovanile? Incontro tra il sindaco ed i ragazzi. Ecco le prime risposte sul futuro del servizio

Gli incontri con la cittadinanza organizzati dall’amministrazione di Taggia si sono chiusi con la visita dei ragazzi del centro di aggregazione giovanile (C.A.G.). Una decina di loro ha scelto di ‘raggiungere’ il sindaco Mario Conio, durante l’appuntamento pubblico per chiedere un confronto sulla riapertura ed il futuro di questo spazio.

Da alcuni mesi sono chiusi i locali che ospitavano il servizio, nell’area delle ex caserme Revelli, a Levà. Un centro intorno al quale gravitavano almeno 30 ragazzi ed oggi sono proprio loro a chiedere risposte per capire che cosa ne sarà di questa realtà attiva da oltre 10 anni.

Nel corso della serata a Villa Boselli, il sindaco ha invitato un ‘rappresentante’ del C.A.G. ad intervenire. Il giovane Elia Riccardi si è fatto portavoce delle preoccupazioni dei suoi amici chiedendo al sindaco che cosa accadrà al Centro di Levà.

LE INTERVISTE AD ELIA RICCARDI ED AL SINDACO MARIO CONIO



Il primo cittadino ha voluto rassicurare i ragazzi dicendo che dalla prima metà di gennaio, i locali riapriranno, in regime di proroga per i successivi sei mesi, fino a giugno. I problemi sono altri. Come ha spiegato Conio, dall’acquisizione delle ex Caserme Revelli, a settembre, l’amministrazione si è formalmente impegnata per dare vita ad un progetto, ad oggi ancora non presente, di rivalutazione di questa immensa area che di riflesso comporterà necessariamente l’allontanamento di alcune, se non tutte, le realtà presenti al suo interno. Persino i depositi comunali dovranno trovare nuovo spazio altrove. La mancata rinascita in una nuova veste di questi luoghi entro i prossimi tre anni, comporterà la perdita della proprietà ottenuta con grande fatica dal Comune.

E’ chiaro quindi che anche il Centro di Aggregazione Giovanile sia coinvolto, suo malgrado, in questo percorso di rinascita delle ex Caserme. Di fronte a questa scadenza, il Comune, da tempo, si sta muovendo per riuscire a trovare soluzioni alternative per collocare tutti i soggetti che verranno coinvolti. L’altra certezza, confermata dal sindaco, riguarda le gestione del centro. Il primo cittadino ha rimarcato l’impossibilità per legge di procedere a successive ulteriori proroghe di affidamento del servizio allo stesso soggetto e pertanto quanto prima verrà aperto un bando per l’assegnazione.

I ragazzi hanno compreso la situazione affermando che per loro non è importante il luogo ma il servizio, quindi non importa dove troverà spazio in futuro il Centro di Aggregazione Giovanile, purché questo non cessi di esistere. Un aspetto che ha trovato d’accordo il sindaco che ha lasciato i giovani del C.A.G. con l’impegno a rivedersi nelle prossime fasi ed a volerli coinvolgere nell’iter che porterà ai nuovi spazi dedicati a questo servizio.

Stefano Michero

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