ELEZIONI COMUNE DI SANREMO
 / Eventi

Eventi | 14 dicembre 2018, 10:58

Bordighera: sta per chiudere la 14a edizione del Ponente Film Festival, ultime proiezioni allo 'Zeni'

Ha offerto 17 lungometraggi e 21 cortometraggi in 11 giorni di intensa programmazione tra Sanremo e Bordighera, musica, incontri con i registi, momenti di attualità con l’intervento del Presidente del Consiglio Regionale, un concorso per gli studenti e molto altro, non può dare l’arrivederci senza qualcosa di speciale.

Bordighera: sta per chiudere la 14a edizione del Ponente Film Festival, ultime proiezioni allo 'Zeni'

Il Ponente Film Festival sta per chiudere... Ma questa 14ª edizione, che ha raddoppiato le proposte e le location, ha offerto 17 lungometraggi e 21 cortometraggi in 11 giorni di intensa programmazione tra Sanremo e Bordighera, musica, incontri con i registi, momenti di attualità con l’intervento del Presidente del Consiglio Regionale, un concorso per gli studenti e molto altro, non può dare l’arrivederci senza qualcosa di speciale.

Una bella sorpresa dell’ultimo minuto, come molti eventi di quest’anno: dopo musica e cinema non poteva mancare un’altra forma d’arte spesso strettamente collegata con il grande schermo. Quanti film sono nati da romanzi... In questo caso sono i protagonisti della Hollywood dell’età d’oro a fornire ispirazione per un libro, "Filastrocche dell'addio - Sangue e lacrime in celluloide” (Bakemono Lab Editore) dello sceneggiatore Nicola Lucchi, un viaggio tra 17 attori sconfitti dal sistema dell'industria cinematografica, al punto da farsi strappare anche la vita. Le loro storie ci vengono raccontate sotto forma di filastrocche, illustrate dall’artista Nicola Ballarini, e sono lo spunto per parlare del mondo hollywoodiano e di tutto quello che  accade fuori dai riflettori. “Prima di essere il posto dove i sogni si realizzano, Hollywood è il luogo dove i sogni si infrangono» dichiara l’autore, 37 anni e una vita tra l’Italia e Los Angeles. Si tratta di semplici rime che ricostruiscono ascese e declini di grandi nomi, da James Whale, regista del più famoso Frankenstein cinematografico e tra i primi gay dichiarati di Hollywood, a Marilyn Monroe, diva senza tempo la cui scomparsa è ancora avvolta nel mistero.

«Tra la fine dei venti e la metà degli anni trenta, accadde un gran numero di suicidi, in parte incoraggiati dalla crisi economica che nel 1929 mise in ginocchio l’America, e in parte dai progressi tecnologici. L’avvento del sonoro nel 1927, portò infatti al licenziamento di numerosi attori ritenuti non adatti a interpretare ruoli parlati» spiega l’autore. Tra i tanti, Karl Dane che perse fama e lavoro a causa del suo accento danese, oppure John Bowers, che ispirò, nella vita come nel suicidio, la figura di Norman Maine in A Star Is Born. In questi tragici epiloghi emergono, tra gioie e cinismi, aneddoti curiosi sul mondo delle star ma anche situazioni al limite del surreale. Quando, durante le riprese di C’era una volta il West, Al Mulock si gettò dalla finestra ancora vestito da cowboy, si narra che prima dell’inutile corsa in ospedale, Sergio Leone abbia gridato: “Prendetegli il costume, ci serve il costume!».

Ancora più triste il suicidio dell’attrice messicana Lupe Vélez: preparò il letto circondandolo di candele e ricoprendolo di fiori, per farsi trovare all’indomani splendida anche nella sua ultima immagine. Peccato che ingerire 75 pastiglie la condusse dritta in bagno... Ma c’è  anche la triste vicenda dell’attrice inglese Peg Entwistle che, con la carriera rovinata dalla crisi economica, scelse di togliersi la vita a soli 24 anni gettandosi dalla lettera “H” della famosa scritta Hollywood, al tempo Hollywoodland. La scelta della filastrocca serve a stemperare atmosfere piuttosto oscure, tanto da rendere il libro una serenata d’amore al cinema che, prima di realizzarsi davanti a obbiettivi e riflettori, matura e cresce dietro le quinte. Essendosi concentrato sull’epoca d’oro dei classici americani, Lucchi ha dovuto escludere diverse morti a dir poco cinematografiche, come quella dell’attrice e modella americana Brynn Hartman che uccise il marito, l’attore Phil Hartman, prima di togliersi la vita. Un omicidio-suicidio che forse mise fine alla maledizione sulla sceneggiatura di un film mai realizzato, Atuk. Pare che qualsiasi attore avesse a che fare con quello script fosse destinato a morire; toccò tra i tanti anche a John Belushi e John Candy. Ma questa è tutta un’altra storia...

L’appuntamento con Nicola Lucchi, a cura del regista sanremese Simone Caridi, sarà alle 17, presso il cinema Zeni. Seguirà, alle 18, l’ultimo film del Festival, il capolavoro d’animazione The Breadwinner - I racconti di Parvana. E i saluti, con un brindisi. Al mattino è invece in programma la premiazione del concorso Critici in erba, patrocinato dalle Presidenze di Camera e Senato. E domani, gran finale per le Creature Grandi e Piccole, filo conduttore della manifestazione: la sfilata canina non competitiva a scopo benefico, che si svolgerà dalle 15 presso i Giardini del Palazzo del Parco. Iscrizione ad offerta libera, a favore della Lega del Cane, a partire dalle 9.

Nicola Lucchi: Laureato in Pedagogia e in Lettere Moderne, frequenta nel 2006 un corso per documentaristi presso la casa di produzioni Lab80 Film e successivamente frequenta a Roma il Corso di alta formazione per sceneggiatori cinetelevisivi. Nel 2007 fonda la Kaspar Hauser Produzioni. Autore di documentari e cortometraggi finalisti e vincitori in festival internazionali (Visioni Italiane, Premio Solinas “Talenti in corto”, Fest 2013, The Golden Orchid ecc...) lavora come regista, sceneggiatore e copywriter. Vincitore del premio miglior sceneggiatura BAFF 2013 col lungometraggio “Nihil” e citazione della giuria alle “4 Giornate del Cinema di Napoli” con la sceneggiatura per lungometraggio “Impasse”, è autore di soggetti e sceneggiature per il cinema. Con Massimo Vavassori contribuisce allo sviluppo del lungometraggio “Watch Them Fall” prodotto da Nedioga Film. Tra le sue opere il cortometraggio “Yawn” (con Enrico Bruschi e Y. C. Joyce) e il documentario “Six feet up” e il cortometraggio “Mirror Rim”. Da alcuni anni vive a Los Angeles dove continua la sua attiva di sceneggiatore e collabora ancora con vari registi e associazioni italiane in particolare  l'Associazione ZuccherArte.

Simone Caridi: Nato a Sanremo il 19/03/1989, Simone Caridi è Regista/Autore, Direttore alla fotografia, Attore, Fotografo. Nel 2009 frequenta la Scuola D'Arte Cinematografica di Genova. Si diploma in Regia Cinematografica, dopodiché comincia a lavorare su vari set e produzioni indipendenti in Liguria e nel nord Italia. Grazie all'incontro col Dop Diego Casciola comincia lo studio sulla fotografia cinematografica che diviene una delle sue attività principali. Dal 2011 collabora attivamente come regista e direttore alla fotografia con L'Associazione Sanremo Cinema e dal 2014 col Gruppo Mitosis. Firma la sceneggiatura e la regia di diverse produzioni da videoclip a cortometraggi, in particolare sul genere Gotic/Horror, finalisti in numerosi festival ( Italian Horror Film Festival, Philipe K. Dick Film Festival, Paranormal Film Festival, Epizephiry Film Festiva, Vionaria Film Festival, Video festival Ciak). Come direttore alla fotografia collabora con i Registi Marco Di Gerlando “Nella Tasca del Cappotto”, Paolo Percopo e Germano Castello “Ashen Dawn” e Riccardo Di Gerlando “ 33 Giri”, “L' Amore Incompreso”, Tattoo”, “a Regola D'arte” Eugenio Ripepi “ Come l'acqua ad un'aiuola” vincendo il premio alla Miglior fotografia nella categoria Dramedy al Rome Web Awards e due menzioni speciali per la stessa Al Wag Film Festival e allo Zed film festival di Los Angeles. Dal 2015 si occupa di corsi ed eventi sull'audiovisivo. É direttore artistico e organizzatore del Festival Di Cortometraggi “ Il Corto In Spiaggia” Attualmente è titolare della casa di produzione Skull Joke Production.

The Breadwinner - I racconti di Parvana
Parvana ha 11 anni, e sta crescendo in una Kabul sull’orlo del conflitto tra gli americani e l’esercito talebano, nell'Afghanistan del 2001. Vive con la madre malata, la sorella maggiore, un fratellino e il padre, mutilato di guerra. Mentre sta vendendo degli antichi oggetti di famiglia, la ragazzina viene presa di mira da alcuni soldati, e solo il provvidenziale intervento del padre evita il peggio. L’uomo viene arrestato per vendetta con false accuse e rinchiuso in prigione. In una società che proibisce alle donne ogni diritto, persino quello di uscire di casa da sole, Parvana è costretta a tagliarsi i capelli e camuffarsi da maschio per aiutare la famiglia. Con intrepida perseveranza accetta i lavori più strani, trovando la forza di resistere nelle storie che le raccontava il padre, e che a sua volta diffonde. Per ritrovarlo, rischierà la vita. Paradossalmente, sarà proprio un soldato talebano ad aiutarla.
Animazione
Canada - Irlanda - Lussemburgo, 2017
Regia: Nora Twomey
Durata: 94’

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A APRILE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

Google News Ricevi le nostre ultime notizie da Google News SEGUICI

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium