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Politica | 20 novembre 2018, 12:14

Montalto Carpasio: sanzione INAIL ai due ex sindaci, la minoranza denuncia "Gestione poco cristallina, si rischiava il danno erariale". Il sindaco replica "Il Comune non ha pagato un euro. Il problema sono loro"

Botta e risposta tra il gruppo di minoranza 'Uno... per tutti' e l'amministrazione comunale.

Da sinistra, Mariano Bianchi e Davide Lupano

Da sinistra, Mariano Bianchi e Davide Lupano

Toni accesi durante l'ultimo consiglio comunale di Montalto Carpasio dove a tenere banco è stata una polemica sollevata dal gruppo consigliare di opposizione “Uno... per tutti”. I due consiglieri di minoranza, Davide Lupano e Damiano Corvaglia hanno incalzato l'amministrazione guidata dal sindaco Mariano Bianchi, su due sanzioni comminate dall'INAIL, a carico dei due ex sindaci (uno era Bianchi, l'altro Claudio Serravalli ndr), nel periodo di gestione del Commissario Prefettizio Fernando Colangelo.

“Si tratta di due sanzioni recapitate a maggio 2018 dall’INAIL ai rispettivi due ex Sindaci dei Comuni oggetto di fusione (Carpasio e Montalto), per una tardiva comunicazione di chiusura dell’Ente. - denunciano Lupano e Corvaglia - Infatti tale incombenza burocratica fu formalizzata solo a maggio 2018, anziché entro il 30 gennaio 2018. Insomma negligenza o imperizia sulla gestione amministrativa che ha visto comminare le due sanzioni di pari importo per un totale complessivo di 266.50 euro sostenute in toto con capitolo di Bilancio, quindi soldi pubblici, anziché essere sostenute dal Responsabile del Servizio in genere coperti da un’assicurazione professionale”.

Secondo la minoranza: “...il problema sta nel fatto che se non avessimo fatto un'interrogazione conoscitiva, il 21 agosto 2018, il problema sarebbe passato in sordina con un danno erariale per il Comune, frutto di una gestione poco cristallina e poco trasparente. Addirittura si era arrivati al punto di 'non protocollare' l’interrogazione conoscitiva presentata via p.e.c.. Ritardando la protocollazione hanno dato il tempo al Responsabile del Servizio di sanare la propria posizione pagando l’importo di sua competenza senza che agli atti risultasse una lamentela esplicita sull’argomento. D’altra parte se tutto fosse stato regolare ai sensi di Legge, non ci sarebbe stata l’improvvisa e provvidenziale restituzione di denaro da parte del Responsabile del Servizio avvenuta dopo ben 4 mesi”.

Il sindaco di Montalto Carpasio, Mariano Bianchi, non ci sta e rispedisce le accuse al mittente.
“Non c'è stato alcun danno erariale e tengo subito a ribadire che il Comune non ha pagato un euro perchè rimborsati dal funzionario. All’epoca dei fatti era presente nel Comune di Montalto Carpasio il Commissario prefettizio nominato in seguito alla suddetta fusione degli enti, con decorrenza dal 1° gennaio 2018. - sottolinea Mariano Bianchi - Gli Uffici comunali hanno verificato la tardiva comunicazione contestata, dovuta alle difficoltà di acquisire, solo con decorrenza dal 1° gennaio 2018, i dati fiscali del nuovo Ente e di provvedere a tutti gli adempimenti conseguenti, non solo derivanti da obblighi assicurativi, come nel caso dell’Inail, ma anche fiscali derivanti dalla nascita del nuovo Comune. Con la conseguenza che i due Comuni preesistenti sono stati mantenuti sino alla data di chiusura degli adempimenti facenti capo agli stessi, che scadevano nel mese di gennaio 2018. Il procedimento ha determinato l’assunzione di atti regolarmente pubblicati all’albo pretorio on line sul sito istituzionale del Comune ben prima della richiesta di chiarimenti della minoranza”.

“In altre parole abbiamo fatto tutto alla luce del sole.
Per il Comune, ci tengo a ripeterlo, non c'è stato alcun danno. Ci sono state delle difficoltà nei giorni immediatamente successivi alla nascita del nuovo Comune, avvenuta sotto le festività e con ritardi tipici del periodo. - aggiunge il primo cittadino - E' vero, abbiamo avuto anche dei problemi con la nuova p.e.c. e c'è stato un periodo di accavallamento che ha portato anche alla perdita di alcune comunicazioni ma abbiamo chiarito tutto. Il Comune non ha dovuto pagare un solo euro, quindi non sono stati usati soldi pubblici".

"Non è vero che se la minoranza non fosse intervenuta la questione non sarebbe emersa. E' un loro punto di vista, pensato in mala fede. - conclude Bianchi - Qui, il vero problema è che noi rispondiamo alle questioni sollevate dalla minoranza ma a loro non piacciono le nostre risposte. Il danno lo stanno causando loro al Comune, impegnando i dipendenti comunali a cercare pratiche e documentazione per questioni dove abbiamo già provveduto a rispondere”.

Per il gruppo 'Uno... per tutti' la replica del sindaco Bianchi non è stata sufficiente a fugare i dubbi tanto che hanno rimbrottato: “Disarmante l’atteggiamento del Segretario Comunale e del Sindaco. In particolare si registra la risposta inequivoca di quest’ultimo dinanzi alla domanda esplicita e diretta sul motivo della mancata protocollazione dell’istanza. E' una risposta inadeguata visto che l’attività di Protocollo del giorno 21 agosto 2018 registra 19 atti di cui 6 in Arrivo e 13 in Partenza e manca solo la nostra interrogazione. L'attività ispettiva della Minoranza non è accettata dal Sindaco e dalla “sua” Amministrazione, al punto da essere già stata oggetto di formali lamentele presso gli Uffici prefettizi di Imperia, con tanto di lettere e diffide a firma del Sindaco, chiaramente mirate a smorzare gli intenti conoscitivi finora messi in atto con risultati concreti”.

Stefano Michero

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