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Economia | 11 novembre 2018, 11:18

Il boom del coworking in Italia: ecco perché funziona così bene

I momenti di crisi aguzzano l'ingegno.

Il boom del coworking in Italia: ecco perché funziona così bene

I momenti di crisi aguzzano l'ingegno. E la crisi del 2008 non ha fatto eccezione. Molte realtà piccole realtà imprenditoriali hanno adottato soluzioni per cercare di fronteggiare il periodo di flessione economica. Alcune di queste soluzioni si sono rivelate particolarmente vincenti, e sono state adottate da sempre più persone come metodi di gestione affermati e innovativi. E' il caso del coworking, parola composta che in inglese vuol dire "lavorare in comune".

Il coworking consiste nel condividere locali e tecnologie fra persone diverse che non svolgono la stessa attività lavorativa o lavorano per aziende differenti. In poche parole, diversi impiegati o liberi professionisti decidono di affittare insieme uno stesso ufficio o locale, mettendo in comune gli strumenti tecnologici (rete internet, server, mobilio, ma anche pc) ma continuando a lavorare ognuno per conto proprio.

Come spesso capita, il coworking è un'invenzione statunitense. Nata nel 2005 a San Francisco, all'inizio era un modo per creare una sensazione di "socialità" a persone (soprattutto imprenditori di internet) che lavoravano in proprio. Il telelavoro può essere alienante, e il coworking sembrava la soluzione perfetta per questo tipo di problematica. Negli anni si è affermato come un antidoto alla crisi economica, consentendo di dividere le spese di utenze e servizi fra più soggetti. Negli ultimi anni, è però diventato una vera e propria filosofia d'impresa, diffondendosi sempre di più in tutto il mondo. D'altronde, iniziare un progetto del genere richiede davvero pochissime risorse. Basta cercare un ufficio su internet, ad esempio, trovare qualcuno interessato all'idea di lavorare insieme, affittarlo e iniziare a fare coworking.

In Italia il coworking ha iniziato ad affermarsi qualche anno più tardi, tra il 2008 e il 2010, e da allora è un trend in continua crescita anche nel nostro paese. Secondo alcune ricerche, nel 2018 gli spazi di coworking attivi nelle grandi città italiane sono più di 550, con una crescita stimata del 20% entro la fine dell'anno.

Insomma, più che una moda il coworking è una realtà affermata e in aumento. I vantaggi di questo tipo di organizzazione, infatti, sono molteplici: risparmio (ricorrono al coworking soprattutto le startup, in ragione dei costi di gestione minori), ottimizzazione, socialità, ma anche una condivisione di conoscenze e di professionalità che sarebbe altrimenti impensabile con i metodi lavorativi tradizionali. Ed è proprio questa caratteristica, unitamente al suo aspetto sociale, che lo rendono così unico e lo distinguono da altre modalità di condivisione del lavoro. Prima dello spazio fisico di coworking, è importante creare una rete, che metta in comunicazione professionisti e aziende differenti interessati ad adottare questa filosofia lavorativa.

D'altronde, non è difficile accorgersi di come il coworking sia una realtà ormai affermata e in espansione. Basta ad esempio sfogliare online i siti specializzati in affitti per rendersi conto di quante siano le possibilità di coworking. Ma esistono anche altre realtà simili, altrettanto diffuse. Ad esempio, i cosiddetti "incubatori d'impresa" che aiutano le startup a crescere mettendo a disposizione locali e tecnologie per le piccole imprese; oppure i business center, uffici in affitto a tempo determinato (di solito per periodi medio brevi) con servizi di segreteria e portierato. Insomma, in un mondo sempre più dominato dai social, anche il lavoro diventa sempre più condiviso.

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