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Eventi | 23 ottobre 2018, 07:31

Sanremo: domenica scorsa la premiazione del contest fotografico 'Genius loci. Spazi, tra luogo ed identità'

Organizzato dall'Associazione culturale Spazivisivi ha visto la partecipazione di un elevato numero di partecipanti e le linee guide prevedevano un'indagine su un territorio, senza limitazione di confini, capace di stimolare alle radici il pensiero e le intuizioni creative degli autori.

Sanremo: domenica scorsa la premiazione del contest fotografico 'Genius loci. Spazi, tra luogo ed identità'

Si è svolta domenica la premiazione del contest fotografico 'Genius loci. Spazi, tra luogo ed identità'. Il contest organizzato dall'Associazione culturale Spazivisivi ha visto la partecipazione di un elevato numero di partecipanti e le linee guide prevedevano un'indagine su un territorio, senza limitazione di confini, capace di stimolare alle radici il pensiero e le intuizioni creative degli autori.

Uno spazio non rappresenta solo l'unione di tutte le caratteristiche proprie che lo caratterizzano fisicamente: lo spazio diventa il risultato di quelle caratteristiche proprie , unite all'effetto dell'interazione dell'uomo con esso. Dopo un'attenta valutazione di tutti i lavori pervenuti si è giunti a questa decisione: Primo premio assegnato a Marco Lumini con “Vejam Ben. Storie di solitudine in una città affollata”,un lavoro fatto sulla città di Lisbona, un luogo nel quale i cittadini vogliono i loro momenti di silenzio e per questo motivo gli ultimi grandi cambiamenti avvenuti nella città vanno spesso in conflitto con la sua forte identità e autenticità.

Il secondo premio è andato a Michela Balboni con il lavoro “Merged  Identities”, lavoro fatto in Giappone , nelle sue immagini non esiste più una sola identità, ma vari livelli in cui occhi,volti corpi e gesti si mescolano a dettagli architettonici, edifici,strade, luci al neon,generando un'immagine potente ed evocativa, e soprattutto facendo nascere un soggetto dalla nuova e diversa identità.

Il terzo premio è andato a Francesco Bartoli Avveduti con “Tokyo Dreaming” i suoi scatti sono un grido ad occhi chiusi, graffi di luce che si fanno spazio nella città grigia, uno sguardo verso il basso di chi arranca alla conquista del proprio spazio. La giuria era composta da Ivo Saglietti, Maurizio Garofalo, Giuseppe Piredda e dal comitato organizzativo.

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