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Ventimiglia Vallecrosia Bordighera | 19 ottobre 2018, 07:51

Domenica 4 novembre alle 15:30 l'appuntamento con 'Cantico - La voce della biodiversità'

Marco Damele, imprenditore agricolo e scrittore di Camporosso in provincia di Imperia, è protagonista da oltre vent’anni nel mondo della floricoltura del ponente ligure.

Domenica 4 novembre alle 15:30 l'appuntamento con 'Cantico - La voce della biodiversità'

"Cantico. La voce della biodiversità". Esperienza sensoriale con la cipolla egiziana ligure in un vera e propria molteplicità di suoni, ritmi e melodie intimamente legate al mondo naturale." Le piante possono interagire con l'uomo? riescono a comunicare con il mondo esterno? sono in grado di emettere suoni?.

Sappiamo da sempre che i vegetali sono sensibili alle sollecitazioni: ogni variazione della luce, ad esempio, oppure un movimento d'aria, un pericolo o una forma di difesa da attacchi esterni possono influire sul loro equilibrio interiore modificando il proprio stato. L'odore che trasmette un fiore o una pianta, riesce a comunicare con noi uno stimolo olfattivo, la contrazione delle foglie ad uno stimolo tattile esterno, come nel caso della Mimosa pudica risponde in maniera esplicita a queste domande. In questi anni, grazie alla collaborazione con la dottoressa Irina Reydes, abbiamo conosciuto da vicino la storia e l'origine della cipolla egiziana ligure, ne abbiamo osservato la crescita e la coltivazione nelle più svariate condizioni climatiche ed agronomiche. Abbiamo cucinato, assaggiato e promosso la biodiversità attraverso il gusto e una sana alimentazione legata al territorio; ora l'inizio di un progetto ambizioso: ascoltare quello che il bulbo ci comunica e vuole raccontarci con il proprio suono.

L'uomo grazie alla tecnologia è in grado di interagire con il mondo verde e riuscire ad ascoltare quello che le piante trasmettono. Certamente le piante non pensano e tantomeno parlano. Ma con la stessa certezza possono produrre dei suoni: tramite ad esempio dei sensori posizionati sulle foglie, sui fiori o sui tronchi è possibile grazie a dei software specifici, convertire le variazioni elettriche delle piante in note musicali, ascoltando un vero e proprio concerto di suoni, ritmi e melodie dolci e raffinate intimamente legate al mondo naturale. "Plants Play", il dispositivo che utilizzeremo per far suonare e ascoltare la cipolla egiziana ligure nasce da una geniale idea di Edoardo Taori e Federica Zizzari per dare la possibilità a più persone possibili di vivere l’esperienza della musica delle piante in maniera semplice ed intuitiva. Alcune delle loro testimonianze sono raccontate nel libro dal titolo “Viaggiando nel canto degli Alberi” che parla del viaggio nell’India del nord e nel Nepal alla ricerca degli alberi ritenuti sacri dalle popolazioni di quei luoghi e nel documentario “L’albero del Drago ed il respiro della Laurisilva” girato alle Isole Canarie nel 2016. I riferimenti scientifici che hanno portato alla creazione del progetto sono partiti dal Professore dell' Università di Firenze Stefano Mancuso sugli studi di Neurobiologia vegetale. Le piante, infatti, secondo  Mancuso,  non solo si nutrono e crescono, ma respirano, comunicano tra loro, reagiscono ai mutamenti dell’ambiente circostante, si muovono e provano persino delle emozioni. E soprattutto, con la loro peculiare complessità, ci propongono modelli innovativi per le nostre relazioni sociali e per i nostri modelli organizzativi.

La maggior parte delle persone non ha la reale percezione dell'intelligenza che possiedono le piante e non è consapevole dei reali benefici che si possono avere se si costruisce un contatto profondo e cosciente con esse, anche se si vive immersi nei ritmi della vita moderna. Attualmente la popolazione mondiale è di circa 7,5 miliardi, ma secondo le previsioni dovrebbe salire a 9,3 miliardi entro il 2050, raddoppiando entro la fine del secolo. Ora stiamo affrontando una crisi del settore agricolo, un rallentamento degli aumenti della produzione delle colture, sprechi alimentari e nelle coltivazioni, una riduzione a livello mondiale delle aree di terreno produttivo, unita alle incertezze sul cambiamento climatico con suoi effetti più ampi sull’agricoltura.

Ciò significa che la sicurezza alimentare, la fornitura di sufficienti e accessibili forniture di alimenti in futuro è diventata una voce importante per il nostro futuro. La biodiversità rurale, insieme alla riscoperta della cipolla egiziana ligure è legata alle nostre tradizioni, è la salvaguarda e promozione delle piante rare e antiche, immagini e suoni che rappresentano un modo essenziale per tutelare il nostro patrimonio vegetale attraverso la conoscenza del territorio.


Il nuovo e originale progetto "Cantico. La voce della biodiversità" di Marco Damele che verrà presentato domenica 4 novembre alle 15 a Camporosso, vuole arrivare a tutto questo; interagire direttamente con la cipolla egiziana ligure realizzando un vero e proprio "concerto musicale"; un'avventura dei sensi unica nel suo genere nel panorama locale, adatta a tutti; bambini, adulti, studenti , agricoltori e a persone diversamente abili, per poterci arricchire dell' esperienza della natura attraverso la musica generata dal regno vegetale. Attraverso una serie di eventi che si svolgeranno direttamente all'interno dell'azienda floricola a Camporosso potrà diventare un format ideale per incontri didattici, seminari ed attività educative di tutela della biodiversità con lo scopo di sensibilizzare sulla consapevolezza e sostenibilità ambientale.

Marco Damele, imprenditore agricolo e scrittore di Camporosso in provincia di Imperia, è protagonista da oltre vent’anni nel mondo della floricoltura del ponente ligure. Dai premi nazionali e internazionali ricevuti per la sua coltivazione di verde ornamentale, dopo un arricchimento professionale alla guida dei giovani agricoltori, ha orientato l’attività dell’azienda sulla ricerca e coltivazione delle antiche varietà orticole, di cui per via della moda, dei gusti e della richiesta di mercato si erano letteralmente perse le tracce. In particolare ha studiato e reintrodotto la cipolla egiziana ligure (Allium cepa viviparum), diventata in poco tempo preziosa ed autentica testimone della biodiversità del Ponente ligure. Marco oggi è un contadino moderno, un custode della biodiversità, titolare di un’azienda all’avanguardia orientata al futuro che alterna alla coltivazione, anche una ricca attività di incontri e conferenze in giro per l’Italia.

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