Politica - 09 settembre 2018, 20:02

Sanità in provincia: l'Assessore Viale sul futuro dell'ospedale 'Unico' e del 'Saint Charles' di Bordighera (Video)

La conferma del posizionamento a Nord della stazione, con un 'Dea di primo livello'. 120/130 milioni il costo e realizzazione in 4 anni e mezzo con fondi pubblici o con un 'project financing'.

Sanità in provincia: l'Assessore Viale sul futuro dell'ospedale 'Unico' e del 'Saint Charles' di Bordighera (Video)

L’Assessore alla Sanità della Regione Liguria, Sonia Viale, ha parlato questa sera del futuro della sanità della nostra provincia. In questi ultimi tempi sono moltissimi i temi legati alla questione sanitaria e, uno su tutti sicuramente quello dell’ospedale unico che dovrebbe sorgere a Taggia.

Dopo la quasi ufficialità del posizionamento a Nord della nuova stazione ferroviaria, Sonia Viale ha parlato di studi di fattibilità che sono già sul tavolo della Regione e di tempistiche, ma anche del futuro degli altri ospedali della nostra provincia, in particolare quello di Bordighera.

“Si partirà dalle esigenze dei cittadini, che hanno bisogno di un ospedale che si rinnovato sul piano dell’edificio. Oggi abbiamo due stabilimenti, ad Imperia e Sanremo con reparti ‘doppiati’ tra le due località e le persone che abitano nella zona trovano un’offerta suddivisa tra due presidi. Avere il personale in un’unica struttura consentirebbe anche di avere numeri adeguati per lo svolgimento delle attività. Con l’ospedale unico potremmo offrire migliori servizi in un unico luogo. I cittadini sono abituati a muoversi per ottenere cure migliori e qui gli spostamenti sarebbero minimi. Da quando mi sono insediata, ma anche prima, tutti hanno parlato di Taggia ed oggi non ho motivi per cambiare idea. Nel momento in cui si decide di costruire un’opera da 120/130 milioni di euro, deve essere allestita un’organizzazione con i comuni per avere una accessibilità migliore. Su Nord e Sud, penso sia legata all’esigenza del bisogno sanitari: dobbiamo fare un’indagine sulle esigenze del territorio, come fatto ad Erzelli e, quindi, allestiremo una commissione di studio e confido che venga convocata al più presto una Conferenza dei Sindaci per parlare solo di ospedale unico”.

Come sempre sono molto importanti i tempi di realizzazione perché, fino a poco tempo fa si parlava di 10 anni e, ad onor del vero sembrano davvero troppi. Secondo lei, se domani fossero disponibili i finanziamenti, tra quanto potremmo contare sull’ospedale unico? “Ho ascoltato con grande attenzione il neo Ministro Grillo, che vuole puntare su una sanità che riesca a recuperare le risorse pubbliche, per rinnovare gli ospedali ‘datati’ in tutta Italia. Se il Ministro riuscisse a fare un piano di investimento edilizio pubblico, sarei con lei e, in questo caso, potremo costruire un ospedale con le risorse pubblico. Se il Ministro non ci riuscisse, avremo la strada del ‘project financing’ e quindi un ospedale costruito con risorse private, che rimane ‘pubblico a gestione privata’. Sui tempi ritengo che le tempistiche non sono così lunghe. Partendo da quanto abbiamo già fatto: ad Erzelli il piano di studio è durato 6 mesi e, quindi, una procedura di gara scandito dal codice degli appalti. L’iter di avvio potrebbe durare un anno e mezzo e, quindi, la realizzazione potrebbe durare 3 anni. Ma serve una grande volontà politica senza ‘stop and go’ perché quando tutte le Amministrazioni locali saranno compatte, si potrà andare molto veloci”.

In molti chiedono che i tre ospedali attuali (Imperia, Sanremo e Bordighera) chiedono che possano mantenere i tre pronto soccorso: “Per quanto riguarda la città delle palme, dopo il mio insediamento ed aver studiato la situazione, l’unico modo per restituire un pronto soccorso a tutto il comprensorio era quello della gestione privata, mantenendo l’ospedale pubblico. Siamo già a buon punto e nel mezzo della procedura. Confido che tra dicembre e gennaio si possano arrivare all’aggiudicazione definitiva. Sono soddisfatta dell’iter e del sostegno della comunità locale, che attendeva l’allestimento di un pronto soccorso dopo il declassamento a punto di primo soccorso. Ho colto al volo quella che poteva essere una grande opportunità, per farlo rimanere come punto irrinunciabile. Per chiunque arriverà dopo di me sarà difficile far chiudere il Saint Charles. Nel momento in cui si farà l’ospedale unico, questo sarà un vero ‘Dea di primo livello’ e non potranno esserci pronto soccorso ad Imperia e Sanremo. Quindi, quattro ospedali in provincia di Imperia, non saranno possibili e questo è quanto ho detto più volte nelle Conferenze dei Sindaci”.

Carlo Alessi

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