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Attualità | 13 agosto 2018, 12:26

Pigna: sempre più a rischio l’antico ponte romano, cede il piano di calpestio, l’appello degli ‘Amici del Rio Carne’ “Necessario intervenire il prima possibile”

La rimessa in sicurezza del ponte romano per gli Amici del Rio Carne ha un grande valore anche per quanto riguarda la loro battaglia contro la costruzione della centrale idroelettrica che, purtroppo, non si è ancora conclusa.

Pigna: sempre più a rischio l’antico ponte romano, cede il piano di calpestio, l’appello degli ‘Amici del Rio Carne’ “Necessario intervenire il prima possibile”

“Sta cedendo il piano di calpestio dell’antico ponte romano, è necessario intervenire quanto prima.” A lanciare il grido d’allarme è l’associazione 'Amici del Rio Carne' di Pigna che, ancora una volta, scende in campo per difendere l’area interessata dall’eventuale costruzione di una centrale idroelettrica.

Attualmente è in corso una raccolta firme per inserire i laghetti del Rio Carne e l’area circostante fra il luoghi del cuore del FAO, ma i problemi non sembrano essere finiti, né per quanto riguarda la costruzione della centrale idroelettrica, né per la messa in sicurezza della zona. 

“La problematica maggiore oggi riguarda l’antico ponte romano - spiega Roberto Trutalli dell’Associazione Amici del Rio Carne - sta cedendo piano piano ed ovviamente il rischio è che crolli completamente la prima arcata. Vogliamo portare all’attenzione del FAI la situazione, non tanto perché intervenga quest’ultimo, ma perché lo faccia la Sovrintendenza dando a sua volta un contributo.” 

L’Associazione dal canto suo ha predisposto un progetto con cui poter chiudere la parte a monte del ponte, cercando di proteggere chi ha accesso al sito: “C’è il rischio che qualcuno scivoli - continua Trutalli - il Comune è intervenuto puntellando con dei pali le zone indicate come pericolose, ma è necessario farlo in maniera più incisiva.” 

La rimessa in sicurezza del ponte romano per gli Amici del Rio Carne ha un grande valore anche per quanto riguarda la loro battaglia contro la costruzione della centrale idroelettrica che, purtroppo, non si è ancora conclusa.

“E’ necessario tenere alta l’attenzione - continua Roberto Trutalli - il 5 dicembre è prevista l’udienza del Tribunale Superiore della acque, se ci fosse un pronunciamento favorevole alla ditta, non ci resterebbe che la Cassazione e il percorso diventerebbe sempre più difficile. Mantenendo vivo l’interesse nei confronti di questo luogo, ma anche del ponte romano, in caso di esito negativo avremmo una motivazione in più per poter portare avanti la nostra causa.” 

Il loro appello gli Amici del Rio Carne lo rivolgono principalmente alla Regione Liguria e all’Assessore al Turismo Gianni Berrino affinché prenda a cuore la questione e possa intervenire sul sito: “Ha un grande valore turistico - continua Trutalli - chiediamo aiuto alla Regione perché si possa trovare il modo di salvaguardarlo.”

Simona Della Croce

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