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Attualità | 30 luglio 2018, 15:24

Sanremo: il “Mondovì” di Coldirodi rinasce in memoria di “Ferna” Foschini, “Per lui eravamo come dei figli, ci prenderemo cura del suo bar”

Gioele e Lorenzo porteranno avanti l’attività chiusa da quel tragico 21 giugno

Gioele Occhiocupo, Lorenzo Cilli e la “famiglia” del bar “Mondovì”

Gioele Occhiocupo, Lorenzo Cilli e la “famiglia” del bar “Mondovì”

Questa mattina non è facile trovare un tavolino libero al bar “Mondovì”. Anche per un caffè c’è da aspettare parecchio. Sono tutti lì. Alle 6 le serrande si sono alzate di nuovo, erano chiuse dal 21 giugno quando Fenando Foschini, il “papà” del “Mondovì”, è stato brutalmente assassinato in via Padre Semeria.

Coldirodi ha scelto di onorare la memoria del “Ferna” e di portare avanti la storia del suo bar. Questa mattina Gioele e Lorenzo hanno alzato le serrande per la seconda vita del bar “Mondovì” che, da oggi, ha aggiunto al suo nome storico anche un “da Ferna”. Era d’obbligo.

Sulla parete c’è Fernando a vegliare sui clienti che fino a un mese fa erano la sua seconda famiglia. Dietro il bancone ci sono Gioele Occhiocupo, Lorenzo Cilli e la moglie di Foschini. Portano avanti l’attività come si sono ripromessi dopo i tragici fatti del 21 giugno. Avrebbero dovuto raccogliere l’eredità di Fernando tra qualche mese, ma hanno dovuto, loro malgrado, accelerare i tempi.

Lorenzo era andato a fare un’esperienza fuori Sanremo ma mi ha chiamato per prendere il bar di Fernando, avremmo dovuto rilevarlo a fine stagione – ha dichiarato ai nostri microfoni Gioele Occhiocupo – dopo quello che è successo la famiglia ci ha chiesto di prenderci cura del bar già da adesso, qui sono tutti molto legati al “Mondovì”. Era il suo orgoglio. Qui eravamo come di casa, siamo cresciuti qui dentro prima come clienti e poi come lavoratori. Ci ha trattati come dei figli”.

Da parte dei clienti, questa mattina, tanti fiori, tanti messaggi di incoraggiamento e tanti ricordi del “Ferna” che, ora e per sempre, sarà lì a controllare che nel suo bar “Mondovì” vada tutto come voleva lui. Gioele e Lorenzo faranno da garanti. Tra i tavolini si parla di tutto, ma stamattina è stata l’ennesima occasione per ricordare Fernando Foschini, quello che ha fatto e ciò che rappresentava per la comunità di Coldirodi, specie per i più giovani.

La comunità collantina non ha sete di vendetta, chiede solo giustizia e vuole che la memoria di “Ferna” sia onorata come merita. Non c’è rabbia, ma tanto dispiacere per una tragedia che forse si poteva evtiare. Ma questa è un’altra storia e se ne parlerà nelle aule di tribunale.

Intanto, dopo la riapertura di questa mattina, venerdì sera è in programma una grande festa per ufficializzare il ritorno del bar di Fernando Foschini. Dall’ora dell’aperitivo musica con i ragazzo di “Adventures” e di “Qltura” per un cambio della guardia che era nei programmi ma mai nessuno avrebbe voluto anticipare.

Pietro Zampedroni

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