Non chiamatela marijuana. Qui, a Taggia, sulle colline ai piedi della valle Argentina, oltre agli ulivi è spuntata anche la canapa sativa. Lo sanno bene i giovani coltivatori della SunremoLab, fresca realtà imprenditoriale formata da più soci, dei ragazzi della zona, che hanno voluto scommettere su una nuova tipologia di business, quello delle piantagioni legali di canapa.
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Nei mesi scorsi questa impresa ha utilizzato alcuni appezzamenti di terreno e delle serre per tirare su una vera e propria piantagione tra Taggia e Castellaro. Stiamo parlando di 18mila esemplari che ancora devono terminare il loro ciclo e di 2mila piante pronte per la raccolta. Alla SunremoLab interessano le infiorescenze che andranno poi rivendute nelle attività specializzate in questa tipologia di commercio. Tutto questo attraverso un regime controllato, di qualità ma soprattutto nella piena legalità, come ci assicura Gianluca Boeri, uno dei soci e tra l’altro rappresentante provinciale e regionale di Coldiretti.
Abbiamo chiacchierato con lui per capire il progetto dietro questa coltivazione ‘differente’. “Qui stiamo coltivando il primo ciclo di canapa. - racconta Boeri - Teniamo particolarmente a chiamarla così perchè è l’unica cosa che si può coltivare e come è esplicitamente descritto dalla legge, tutte queste piante sono iscritte nell’elenco delle varietà coltivabili in Italia per la produzione di infiorescenza”.
Oggi la SunremoLab ha fatto un open day per far conoscere la sua idea di coltivazione, le possibilità di business e sfatare anche un po’ di ignoranza sulla materia che spesso porta a facili pregiudizi. "Ci tenevamo particolarmente a fare una giornata ‘porte aperte’ per dare la possibilità e mostrare la trasparenza con la quale noi ci siamo mossi. - sottolinea Gianluca Boeri - Queste infiorescenze sono normate dal punto di vista della coltivazione. Infatti vengono inserite in tutti quei prodotti florovivaistici che possono essere utilizzati dalle nostre aziende. Attualmente è in corso a livello nazionale una sorta di regolamentazione di questo settore ma noi auspichiamo che vada nel senso della legalità per dare il giusto riconoscimento alle aziende come la nostra che hanno rispettato le leggi ed i parametri che lo stato Italiano ci ha dato fin dall’inizio. Ai nostri clienti ed a chi desidererà acquistare e rivendere nei loro negozi i nostri prodotti diamo una garanzia in più di legalità, di salubrità e naturalezza che è quello su cui abbiamo incentrato la nostra società".
Boeri è anche rappresentante provinciale e regionale di Coldiretti, quindi gli abbiamo chiesto un parere istituzionale sull’argomento canapa legale e su quale sia la posizione dell’associazione almeno a livello ligure e locale. "Sin da subito Coldiretti si è mossa sul territorio della Provincia di Imperia. Ad esempio l’8 maggio abbiamo fatto primo incontro per i soci che volevano iniziare questo cammino verso questa tipologia di filiera, dandogli i punti fermi su ciò che era legale e su ciò che non lo era. Noi teniamo molto a dare la possibilità alle nostre aziende di sviluppare un business ed un mercato nuovo ma anche dare una certezza ed una sicurezza per non esporsi poi a conseguenze che potrebbero essere addirittura di tipo penale. - precisa Boeri - Da allora Coldiretti si è mossa per tutelare quella che consideriamo una buona propositività ed una risorsa per il nostro territorio. Ci stiamo muovendo per difendere questa tipologia di coltivazione e portarlo come sensibilità sui piani romani per arrivare poi ad una definizione ed una stabilizzazione ed una regolarizzazione di quello che è tutta questa filiera perchè ribadisco, deve essere una filiera 100% italiana, 100% legale, 100% naturale”.
Certo, adesso nessuno pretende che cambi la produzione locale che ha reso famoso questo territorio: la Valle Argentina è da sempre terra di ulivi così come la provincia di imperia è un punto di riferimento per la produzione di fiori. Infatti l’auspicio dietro il progetto di SunremoLab è che la gente capisca come si possa arrivare a diversificare la propria offerta e quindi ad aggiungere un prodotto nuovo e potenzialmente interessante ed in espansione sul mercato.