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Politica | 18 luglio 2018, 07:41

Danni agricoli causati dai cinghiali: la Cia conferma "Un problema non più rinviabile per le aziende agricole della provincia"

Chiesto un tavolo di crisi straordinario presso la Regione Liguria dove individuare interventi straordinari che vadano oltre alle iniziative messe in atto sino ad oggi, rivelatesi poco efficaci.

Danni agricoli causati dai cinghiali: la Cia conferma "Un problema non più rinviabile per le aziende agricole della provincia"

Si è svolto lunedì scorso, presso la ‘Sala rossa’ del palazzo del Parco di Bordighera l’incontro organizzato dalla Cia, tra i Sindaci del comprensorio Intemelio e la Regione Liguria. Presenti all’incontro, oltre ai rappresentanti delle amministrazioni comunali, il Presidente del Consiglio Regionale Alessandro Piana.

Per la Cia c’erano i membri della Direzione Provinciale, il Direttore Gianfranco Croese e il responsabile di zona Claudio Andreini. I rappresentanti hanno ribadito che il problema danni è un’emergenza non più rinviabile. L’aumento imponente dei danni agricoli causati, principalmente dai cinghiali, dai caprioli ed altri animali selvatici è un problema non più rinviabile per le aziende agricole della provincia: “Siamo di fronte ad una vera e propria calamità naturale - ha sottolineato il Direttore provinciale Gianfranco Croese - che a differenza delle altre si ripete ogni anno e con effetti sempre più negativi”.

Non c’è coltivazione che non sia devastata dalla fauna selvatica: il fatto più preoccupante è che, oltre ai cinghiali già presenti massicciamente sul territorio, è in aumento la presenza dei caprioli ed altri. Per questa ragione la Cia chiede, a nome delle aziende agricole e con il coinvolgimento dei Sindaci, un tavolo di crisi straordinario presso la Regione Liguria dove individuare interventi straordinari che vadano oltre alle iniziative messe in atto sino ad oggi, rivelatesi poco efficaci: “Occorre intervenire in maniera decisa sia sugli aspetti legati alla prevenzione – prosegue - attraverso la sperimentazione di azioni che incidano sulla prolificità degli ungulati, sia sugli aspetti economici legati al ristoro dei danni alle aziende agricole”.

“Non si può da una parte rimarcare l’importanza delle produzioni agroalimentari e floricole del nostro territorio – termina la Claudio Andreini, responsabile di zona di Bordighera – e, dall’altra, lasciare le aziende a dover combattere da sole contro un problema che di anno in anno diventa sempre più grave. Per questo ci aspettiamo dalla Regione un’attenzione particolare per affrontare il problema”.

Redazione

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