Giorgio Revelli è stato il protagonista del secondo incontro del 55º Festival Internazionale di Musica da Camera. La serata di ieri è stata dedicata al repertorio puramente strumentale che, dal Cinquecento, si sviluppa e percorre i successivi due secoli, attraverso evoluzioni, contaminazioni, trasformazioni. Brani che appartengono alla tradizione di diversi paesi e che ne rispecchiano la cultura, dall’Italia alla Germania, dalla Francia alla Spagna.
Giorgio Revelli è responsabile degli eventi musicali a Imperia, nel Duomo di Porto Maurizio. Ha eseguito brani all'organo, al clavicembalo e al virginale. La musica organistica ha tanta fortuna in Italia e, sulle prime, si tratta di trascrizioni (intavolature) di brani vocali, specie di chansons, arricchiti da ornamenti e coloriture; solo alla fine del Cinquecento farà breccia una maggior intensità espressiva, grazie forse all’influenza del nascente melodramma, e si affermerà uno stile cembalo organistico peculiare, di cui è solido esponente Frescobaldi.
Nel Cinquecento e nei primi decenni del secolo successivo salgono alla ribalta liuto, organo e clavicembalo e in Inghilterra anche il virginale. Il concerto è stato organizzato in collaborazione con Lions Club Imperia Host. I proventi degli incassi verranno devoluti in beneficenza.
(Le foto sono di Marcello Nan)