Attualità - 17 luglio 2018, 11:37

Proseguono i problemi dell’autotrasporto: Antonio Marzo (confartigianato) “La tensione rimane invariata”

Il fermo attuato ha creato non pochi problemi a Genova, considerando che giornalmente sono circa 1600 i mezzi pesanti che entrano ed escono dal porto.

Proseguono i problemi dell’autotrasporto: Antonio Marzo (confartigianato) “La tensione rimane invariata”

Si è svolto nei giorni scorsi, dal 12 al 14 Luglio, l’annunciato fermo dei servizi su gomma nel porto di Genova – Terminal VTE in Prà-Voltri. Numerose sono state le problematiche evidenziate anche in occasione di recenti contatti ed incontri tra i rappresentanti di categoria, i sindacati dei lavoratori, il Sottosegretario Edoardo Rixi, la Prefettura e la Regione. Tra le questioni poste sul tavolo, anche quella della regolamentazione economica delle ore trascorse in attesa delle operazioni di carico e scarico, con alcune proposte avanzate per velocizzare questo iter. 

Il fermo attuato ha creato non pochi problemi a Genova, considerando che giornalmente sono circa 1600 i mezzi pesanti che entrano ed escono dal porto: “A questo punto ci dobbiamo rivedere con l’Autorità Portuale - ha detto Antonio Marzo Componente dell’Osservatorio Trasporti, Presidente di Confartigianato Trasporti Imperia e Responsabile nazionale del settore container – Se non si giungerà ad un accordo non si escludono nuovi fermi, anche della durata di cinque giorni, da organizzare in futuro. La situazione rimane quindi delicata e la tensione rimane invariata. Quello che mi auguro è che si riesca a trovare un accordo per giungere finalmente ad una soluzione dei problemi”. 

Le imprese dell’autotrasporto contestano ormai da molto tempo le gravi difficoltà operative presso il Terminal VTE di Voltri-Pra, con enormi tempi di attesa al carico e scarico dei contenitori, code dei veicoli nelle aree buffering causate dai blocchi operativi, fermi camion tassativi per “cambi turno”, e denunciano la conseguente impossibilità di programmare viaggi e consegne, l’inevitabile diffusione di irregolarità nei tempi di guida e di riposo e violazioni della sicurezza stradale. L’autotrasporto si è quindi fatto carico di una considerevole perdita di produttività, sostenendo costi economici che non è più in grado di sostenere ed accollarsi.

Situazione difficile anche a livello nazionale, dove si prospetta uno sciopero dal 6 al 9 Agosto. Tra le problematiche poste all’attenzione del Governo anche l’impossibilità di fruire delle deduzioni forfetarie per le spese non documentate per una somma complessiva di 67,7 milioni stanziata nella Legge di Bilancio per il 2018 e che per le imprese significa risparmi medi di 3.000 euro l’anno. Ma l’Agenzia delle Entrate non ha ancora emanato la circolare necessaria a rendere operative le deduzioni.

Redazione

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