Il 2018 diventerà un anno da ricordare per la cipolla egiziana ligure, rappresentativa del ponente ligure dell'“Arca del gusto di Slow Food” e sempre più richiesta da agricoltori, ortisti urbani e grandi chef nazionali ed internazionali.
Con oltre 10.000 mila bulbi raccolti e condivisi in questi ultimi mesi, il progetto di salvaguardia della diversità biologica agricola locale diventa realtà rappresentando uno spaccato nuovo e moderno della nostra terra, di un mondo contadino in cui l’agricoltura è fiducia verso il futuro, è seguire la stagionalità di un prodotto senza fretta o costrizioni, di passione e rispetto verso il mondo naturale.
La promozione della cipolla egiziana ligure, reintrodotta nel 2012 fa grazie alla tenacia di Marco Damele e decine di agricoltori e appassionati, è semplicemente la riscoperta di una varietà antica, per anni dimenticata, una varietà un tempo comune nei nostri terreni che, per diverse ragioni, è via via scomparsa. Promuoverla rappresenta la salvaguardia del nostro patrimonio storico, artistico e naturale, la cui importanza non è legata soltanto a fattori culturali, ma anche al recupero di forme meno inquinanti di coltivazioni agricole e di conoscenza delle tradizioni.
Coltivare una pianta è prima di tutto un atto d’amore, è tutela e rispetto verso la natura, é un gesto semplice come leggere, informarsi e studiarne le caratteristiche. La cipolla egiziana, con la sua anima secolare rappresenta la nostra storia agricola, che va oltre il singolo bulbo, o la singola pianta, ma diventa un patrimonio di tradizione e cultura che necessita impegno e passione.
Per informazioni: regaloebarattoinagricoltura@gmail.com o direttamente sulla pagina Facebook: “La cipolla egiziana”.