Da giovedì nelle aule romane non si parla d’altro. Con l’approvazione della delibera avanzata dal Movimento 5 Stelle dal primo gennaio 2019 verranno tagliati i vitalizi di circa 1400 ex deputati, tra cui 35 liguri.
Clamorosamente c’è però anche chi, secondo il ricalcolo contributivo, dovrebbe guadagnarci alcune migliaia di euro. Cosa che non succederà dato che nella proposta del presidente della Camera Roberto Fico è stata inserita un'apposita clausola anti aumento che sostanzialmente lascia il compenso così com’è per questi casi. Il più incredibile in Liguria sarebbe quello di Giorgio Bogi che passerebbe da 10361 a 25576 euro , seguito da Lorenzo Acquarone che farebbe un balzo dagli attuali 9387 a 16350 euro.
Tanti i nomi 'celebri' nell’elenco ligure tra i quali quello dell’attuale sindaco di Diano Marina Giacomo Chiappori e di quello di Imperia Claudio Scajola che, qualche giorno fa a margine della presentazione ufficiale della sua Giunta, aveva commentato in merito: "Il taglio? Una scemenza".
Dai primi giorni del prossimo anno passerà dagli attuali 8350 euro a 7246, mentre al collega del golfo toccherà un calo dai 4579 a 3087 euro che ha così commentato a Imperianews: "Credo che altri siano i problemi in questo paese. Non è una vittoria questa del taglio dei vitalizi ed è un becero populismo che non porta da nessuna parte. Dal canto mio potrei proporre stipendio da 1500 euro per i parlamentari senza rimborsi, allora qualcosa il paese guadagnerebbe. Comunque facciano ciò che credono giusto io non ho mai fatto politica pensando alla pensione". Taglio imponente anche per il fratello dell’ex Ministro Alessandro che scenderà da 4725 a 1644 euro.
Nella lista figura anche il nome dell’ex Governatore della Liguria Claudio Burlando, già citato ieri nell’articolo sui compensi regionali, che avrà un taglio da 4725 a 3553 euro.
Nota di colore con il recordman ligure del taglio Pietro Gambolato che scenderà dalla pensione d’oro di 6590 euro al mese alla più comune quota di 1237. Presente anche il grande cantautore genovese Gino Paoli, che dal 1987 al 1992 fu deputato tra i seggi di Sinistra Indipendente, che da 3108 euro calerà a 1088.
Questo l’elenco completo tratto dal Secolo XIX
Acquarone Lorenzo da 9387 a 16350 euro
Arata Paolo Franco da 3108 a 1917 euro
Armaroli Paolo da 3128 a 1728 euro
Boffardi Giuliano da 4725 a 2458 euro
Bogi Giorgio da 10361 a 25776 euro
Bonino Guido da 2319 a 2089 euro
Burlando Claudio da 4725 a 3553 euro
Camoirano Maura da 6590 a 3248 euro
Canavese Cristoforo da 3108 a 2105 euro
Castagnola Luigi da 6590 a 3456 euro
Chella Mario da 4725 a 1941 euro
Chiappori Giacomo da 4579 a 3087 euro
Dallara Giuseppe da 3108 a 1579 euro
De Benedetti Lino da 6590 a 4473 euro
Gagliardi Alberto da 3108 a 1873 euro
Gambolato Pietro da 6590 a 1237 euro
Intini Ugo da 8455 a 5089 euro
Labate Grazia da 4725 a 2928
Latronico Fede da 4725 a 2768 euro
Marenco Francesco da 4725 a 2486 euro
Marongiu Giovanni da 3108 a 1953 euro
Mondello Gabriella da 5404 a 4065 euro
Nan Enrico da 8455 a 5844 euro
Nesi Nerio da 4725 a 6206 euro
Paoli Gino da 3108 a 1088 euro
Pastore Aldo da 4725 a 1211 euro
Pedrini Egidio da 4725 a 3781 euro
Pericu Giuseppe da 3108 a 1726 euro
Rebuffa Giorgio da 3108 a 1407 euro
Repetto Alessandro da 3108 a 1726 euro
Rognoni Carlo da 8455 a 8010 euro
Sanguineti Mauro da 6590 a 2752 euro
Scajola Claudio da 8350 a 7246 euro
Scajola Alessandro da 4725 a 1644 euro
Zunino Massimo da 6443 a 4394 euro