Storia della rivista di poesia Etichetta

Micro rivista mensile di poesia che inizia nel 1991 con la creazione di una legge di associazione 1901 che ha per nome "Libelle" il cui oggetto è la pubblicazione della rivista di poesie Libelle. Bernard Rivet e Michel Prades sono i membri fondatori. Nel 1994, Bernard Rivet "si unì ai grandi indiani" come diceva Richard Bohringer. Consegniamo qui la concezione "rivea" del poema: "Nessun luogo o data. Il poema è il contrario delle sciocchezze: parole di carne viva e sabbia calda, verbo strappato dal sole che brucia, all'angolo della pietra. La sua ultima casa è nel vento.

Michel Prades e i suoi animatori continuano per lui.

Senza pretese e con piccoli mezzi, si espande in termini di qualità (pagine, stampa ...). Pubblica poesie contemporanee inedite rimanendo aperti al maggior numero di poeti, poco o non conosciuti, e stili massimi. È un riflesso dei più diversi gusti e mostra profonde aspirazioni. Un bollettino antologico appare ogni anno, proponendo un eclettismo poetico di buona qualità. Libelle è un sogno portato a braccio da una squadra ben motivata.

Per diversi anni, con questa piccola raccolta di poesie, conosci il "microcosmo" e i suoi attori, alcuni critici, bellissimi disegni, l'annuncio di concorsi e un taccuino in sei pagine. È un diario aperto per giovani scrittori (intendiamo giovani con la pratica della scrittura). Il pubblico è molto aperto: l'80% degli autori sconosciuti che inviano il proprio lavoro, il 20% degli autori iscritti alla rivista.

Dato che riceviamo sempre più testi come sappiamo, siamo un po 'più esigenti sulla "qualità", sul lavoro poetico, ma sempre liberi, sempre aperti. Ogni mese, migliaia di copie vengono inviate agli abbonati e alle riviste di poesia francesi e straniere.

Libelle è una storia di amicizia, amicizia, un caso di scrittura non installato, volontariamente non installato. Naturalmente, abbiamo bisogno anche dei lettori e ci affidiamo a te, il passaparola per portare altri abbonati. Contiamo sul leale sostegno degli abbonati, l'unica condizione della nostra esistenza per attaccare anni per seguire con serenità.