ELEZIONI COMUNE DI SANREMO
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Politica | 25 giugno 2018, 11:06

Elezioni comunali a Imperia: il trionfo di Claudio Scajola "Il modello Toti ha portato alla distruzione del centro moderato" (Foto e Video)

"Dedico questa vittoria a mia moglie e ai miei figli che mi sono sempre stati vicini". Sulla giunta "Dovranno essere assessori a tempo pieno. Saranno tutti imperiesi, o quasi". Il racconto e le interviste della 'notte del ballottaggio'.

Elezioni comunali a Imperia: il trionfo di Claudio Scajola "Il modello Toti ha portato alla distruzione del centro moderato" (Foto e Video)

È arrivato in sella al suo F-10, quando ormai era chiara la sua vittoria su Luca Lanteri. Claudio Scajola, neo Sindaco di Imperia si è presentato intorno a mezzanotte al point dove lo attendevano un centinaio di sostenitori e amici, oltre a numerosi media locali e nazionali.

“Lo scooter è stato il simbolo di questa campagna elettorale meravigliosa, in mezzo ai giovani ed alla gente. – le prime parole da Sindaco - E’ questa una risposta da soli contro il resto del mondo, dimostrando che si può riavvicinare la gente alla cosa pubblica, parlando di comunità e dei problemi reali de territorio”. Sul centrodestra: “Non so nemmeno quale centrodestra era, perché il candidato era stato con il Pd ed uno dei fondatori dei circoli di Renzi. Mi è sembrato più un accrocchio”. Cosa si ripromette di fare da subito? “Dobbiamo cominciare a far funzionare le piccole cose che non vanno. Abbiamo bisogno di mantenere una città che sia dignitosa e che possa accogliere i nostri turisti. Negli ultimi 10 anni abbiamo vissuto una grave crisi ed il primo obiettivo è quello di rilanciare il turismo di qualità per garantire posti di lavoro ai nostri giovani”.


Andando in mezzo alla gente coglievo un grandissimo consenso. – ha commentato ancora - Certo è che io ero solo contro il resto del mondo, quindi mi sono trovato al primo turno con sette contendenti: la sinistra, la sinistra estrema, il centrodestra, i 5 stelle e noi con un raggruppamento di persone giovani, soli partendo dal concetto di Imperia agli imperiesi, riscattare l’orgoglio di Imperia e ritenere che in tempi come questi, dove c’è un rigetto verso la politica, dove le politiche sono frammentate, in profonda crisi, credo di aver colto nel segno dicendo: ‘parliamo di Imperia, parliamo dei problemi della nostra città, mettiamo insieme le persone di buona volontà’. Questo era il messaggio. Aperti a tutti contro nessuno, mi pare che gli imperiesi abbiano colto lo slogan.

Il mio progetto è imperiese, mi auguro che possa servire a far capire anche in altre realtà che se si individuano persone che hanno consenso sul territorio, e si crea un’alternativa a populismo, demagogia e politica urlata, c’è spazio. Io spero che questo possa servire a far capire questo concetto per me importante.

Imperia ha una storia importante, in crisi, è stato chiuso quello che era il primo pastificio italiano, l’Agnesi, è una città in trasformazione verso la vocazione turistica e agroalimentare. Si è trovata in grande difficoltà, sommersa da scandali che sono dimostrati inesistenti. Dobbiamo recuperare l’orgoglio degli imperiesi e riportare gli imperiesi a capire che Imperia può avere di nuovo uno sviluppo importante sul piano turistico e agroalimentare. E la cosa che mi ha colpito in campagna elettorale è che lanciando questo messaggio, aperti a tutti e contro nessuno, come abbiamo fatto, soli contro il resto del mondo, siamo riusciti ad avere il maggior consenso.

Io ho fatto questa esperienza partendo dal concetto di comunità e di orgoglio degli imperiesi per risolvere i problemi della mia città, ma non nego che nella mia campagna elettorale ho anche evidenziato che per riavvicinare le persone alle istituzioni non si può non presentare un’alternativa verso il populismo, il sovranismo, la demagogia, la politica urlata. Manca una proposta alternativa. Io non ho altre ambizioni se non quella di fare il bene il Sindaco di Imperia, ma spero possa servire da esempio, anche in questa piccola città, che se sui territori si riescono a mettere insieme persone che hanno consenso e stima nella loro comunità si può fare argine verso la deriva populista.

Io ho fatto il ministro quattro volte, e nei governi c’era anche la Lega, ma la conduzione era a maggioranza moderata. Noi invece con questo cosiddetto modello Toti, qui in Liguria, siamo andati alla deriva del centro moderato, ed è una conduzione a base leghista. Quindi, se il modello era l’alleanza di centrodestra l’ha inventato Berlusconi, questo è un modello che mi pare abbia portato alla distruzione del centro moderato su questo territorio, ma io non voglio far polemiche perché la mia è un’esperienza che è stata fatta a Imperia in modo molto trasversale. Spero e mi auguro che si possa fare anche in altre parti d’Italia, ma con uno scenario diverso che si dovrà evidenziare: bisognerà costruire, credo, e questo è un dato politico nazionale, un’alternativa a questo governo che mi pare sia il governo degli annunci e del populismo.



Sono orgoglioso delle persone che sono con me, nessuno di noi ha posti di potere, nessuno occupa posizioni politiche. Io sono fuori da nove anni da qualunque incarico. Ha vinto la stima delle persone, ha vinto la concretezza del nostro messaggio contro invasioni e metodi che non sono piaciuti. I partiti non mi hanno sostenuto? Non l’ho chiesto, credo siano in profonda crisi e lo dimostra il fatto che alle comunali i 5 Stelle hanno preso il 5,5%, la Lega il 7%, quando alle politiche due mesi prima hanno preso il 30% e il 21%. Significa che quando si parla dei problemi concreti la gente sceglie le persone, e io credo che la politica debba tornare a puntare sulle persone e non su simboli che non dicono più niente.

Domani mattina mi dedicherò a cercare di ottenere un po’ di serenità con la mia famiglia. Questa vittoria la dedico a mia moglie, a Pier Carlo e a Lucia che mi sono stati vicini in tutti i momenti difficili della mia movimentata vita e anche in questa impresa, se volete azzardata fatta da soli. La dedico a tutti questi meravigliosi candidati che erano insieme a me, a tutto questo staff, che erano più di trecento persone che mi hanno seguito in questa campagna elettorale e, come ho detto ‘un centimetro alla volta’ e il centimetro che comincerà da dopodomani sarà quello di affrontare anche quei piccoli problemi che sembrano impossibili da risolvere. L’orologio del palazzo comunale non funziona, la fontana della piazza della città non funziona, gli ascensori non funzionano, le strade sono sporche. Parlo delle piccole cose ma che non sono piccole cose. Inizieremo dalle piccole cose un centimetro alla volta per arrivare a fine dei cinque anni con un’Imperia diversa a quella che abbiamo trovato.

Nei prossimi cinque anni cercherà di convincere il 52% degli aventi diritto che non hanno votato? Il dato non è quello. Siccome sono avvezzo, avendolo fatto come coordinatore di Forza Italia per molti anni, so la storia dei ballottaggi qual è. Nei ballottaggi vota meno gente che nel primo turno, ma anche qua devo dire che se verificate i ballottaggi delle altre d’Italia, abbiamo avuto un dato positivo, quindi è un dato positivo il numero di votanti al ballottaggio. Io cercherò un’altra cosa: di essere degno del consenso che gli imperiesi mi hanno dato e per esserlo cercherò di essere il più aperto a tutti, contro nessuno”.

Pensa possa cambiare qualcosa all'interno del centrodestra dopo questo risultato? Io, con le persone che mi hanno accompagnato, non ci qualifichiamo centrodestra. Ci sono dei candidati che non sono mai stati votanti di partiti del centrodestra. È una coalizione civica che mi piace definire soprattutto di buonsenso, equilibrio e moderazione. Certamente no di urlanti e populisti, ma non è una maggioranza di centrodestra, è una maggioranza civica aperta a tutti”.

Sulla giunta:Mi ci dedicherò nei prossimi giorni cercando persone di qualità e sono convinto che sarà una bella giunta. Pretendo che chi è in giunta lo faccia a tempo pieno. Tutti imperiesi? Quasi”.

Tra i tanti sostenitori dell’ex Ministro anche Marco Melgrati, vice coordinatore regionale e neo Sindaco di Alassio, che non le manda a dire al cosiddetto modello Toti: “Credo che ci siano molte analogie tra la mia vittoria e quella di Claudio Scajola perché tutti e due abbiamo lottato contro tutti e contro tutto e voglio dire contro i nostri stessi partiti e il nostro schieramento politico. Tutto questo perché a livello regionale non si è capito che bisogna stare a sentire quello che dice la gente. Personaggi che vogliono imporre i loro candidati come il coordinatore provinciale di Imperia, che io non so nemmeno chi sia o come brutti personaggi della politica savonese come Vacca e Vaccarezza devono capire che hanno sbagliato tutto. Bisogna ascoltare le persone e ripartire dal territorio e sentire quello che la gente vuole. La gente vuole persone vere, che sanno lavorare sul territorio, che fanno i fatti come Scajola e Melgrati”.

C’è la possibilità di apertura al dialogo con il resto del centrodestra? Io sono il vice coordinatore regionale di Forza Italia in carica. Se qualcuno si cospargerà il capo di cenere e verrà a chiederci scusa potremo parlare”.

La diretta di questa notte:



Francesco Li Noce

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