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Attualità | 23 giugno 2018, 12:34

Taggia: Goletta Verde pronta a presentare un esposto per lo stato di inquinamento alla foce del torrente Argentina

Taggia tuttavia non è l'unico punto dove persiste un'elevata criticità. Sui sei punti analizzati in provincia di Imperia, lo status di fortemente inquinato, è stato riscontrato anche in altre località della riviera dei fiori.

Taggia: Goletta Verde pronta a presentare un esposto per lo stato di inquinamento alla foce del torrente Argentina

Goletta Verde presenterà un esposto per lo stato di forte inquinamento riscontrato alla foce del torrente Argentina di Taggia. E' la significativa presa di posizione assunta al termine del monitoraggio svolto lungo le coste liguri dall'equipe tecnica della Goletta Verde.

Si tratta della storica campagna di Legambiente dedicata al monitoraggio e all'informazione sullo stato di salute delle coste e delle acque italiane. Un'iniziativa realizzata anche grazie al sostegno di CONOU, Consorzio nazionale per la gestione, raccolta e trattamento degli oli minerali usati, e dei partner Novamont e Ricrea (Consorzio nazionale riciclo e recupero imballaggi acciaio).


Taggia tuttavia non è l'unico punto dove persiste un'elevata criticità. Sui sei punti analizzati in provincia di Imperia, lo status di fortemente inquinato, è stato riscontrato anche a: Ventimiglia, dove i punti di prelievo sono stati presso la foce del fiume Roja e del Nervia; ad Ospedaletti, foce del rio Crosio; Diano Marina, spiaggia presso via delle Magnolie. E' andata meglio a Sanremo, dove il prelievo sul litorale, in fronte del torrente San Romolo, ha dato un livello di inquinamento giudicabile entro i limiti. 

"Rispetto alle passate edizioni della campagna di monitoraggio, quest'anno Goletta Verde affiancherà alla denuncia pubblica sullo stato delle acque anche un'azione giuridica, presentando esposti sulle situazioni più critiche alle autorità preposte. - sottolineano da Legambiente - In Liguria gli esposti saranno presentati nei riguardi di tre punti analizzati che presentano una forte criticità ormai cronica: la foce del torrente Argentina ad Arma di Taggia (Imperia), la foce del torrente Maremola a Pietra Ligure (Savona) e lo sbocco del canale presso la foce del torrente Entella, tra Chiavari e Lavagna (Genova), quest'ultimo punto già oggetto di un esposto dopo il monitoraggio dei tecnici della Goletta Verde lo scorso anno".

“La salute dei nostri mari è sempre più a rischio a causa della maladepurazione, dei rifiuti galleggianti e spiaggiati e delle continue illegalità ambientali, che seguitano a sfregiare coste e territori italiani – ha commentato Mattia Lolli, portavoce di Goletta Verde – purtroppo i risultati deludenti in prossimità di foci e canali non ci sorprendono dal momento che il problema riguarda non solo le aree costiere ma interessa gran parte del territorio nazionale”.

“Sulla maladepurazione il nostro Paese è stato condannato dall'Ue a pagare una multa da 25 milioni di euro, più 30 milioni ogni sei mesi finché non ci metteremo in regola – continua il portavoce di Goletta Verde – Soldi che avremmo potuto spendere per aprire nuovi cantieri per la depurazione, realizzare sistemi efficienti e moderni, creando persino nuovi posti di lavoro. Inoltre, non vogliamo solo informare e sensibilizzare i cittadini, ma negli ultimi due anni abbiamo anche presentato alle autorità preposte esposti sui punti più critici individuati, sperando che intervengano per accertare le responsabilità, sanando le situazioni più delicate".

“L'inquinamento che troviamo– ha dichiarato Santo Grammatico, presidente di Legambiente Liguria – è dovuto soprattutto a scarichi abusivi o ad un malfunzionamento della rete di raccolta delle acque, ma i comuni costieri e in particolare alcune località, subiscono un carico turistico antropico talmente pesante da influenzare la qualità degli scarichi gravando sulla rete infrastrutturale di raccolta”.

“È nostro interesse tutelare la salute dei bagnanti e dell’ambiente con gli strumenti disponibili e siamo certi le nostre segnalazioni saranno condivise dagli amministratori locali che invitiamo ad attivarsi, come hanno fatto con successo alcuni in passato, per indagare le località segnalate. Faranno bene a chiedere maggiore impegno alle aziende che trattano le acque, anche attraverso l’emanazione di ordinanze ad hoc, nell'affrontare e arginare queste problematicità raccogliendo il nostro appello scientifico e puntuale. Siamo consapevoli che il problema della depurazione non riguarda solo i comuni costieri ma è fondamentale anche il lavoro nell’entroterra. La questione legata alla depurazione è da affrontare a tutti i livelli, in sinergia tra le istituzioni, gli operatori, le associazioni e i cittadini e per questo ci attendiamo risposte e azioni concrete da parte delle istituzioni preposte” - ha sottolineato Santo Grammatico nel corso della conferenza stampa di presentazione dei dati regionali.

Su ventitré punti monitorati in tutta la Liguria ben quattordici sono risultati con cariche batteriche elevate. "Sono in particolare i soliti fiumi a continuare a riversare in mare scarichi non depurati, con il rischio di compromettere la qualità del mare e di quei tratti di costa, con gravi rischi non soltanto per l’ecosistema marino ma anche per la stessa salute dei bagnanti. - rimarcano da Legambiente - Su www.legambiente.it/golettaverde sezione Analisi è possibile visualizzare la mappa interattiva del monitoraggio, con i punti di campionamento e i risultati delle analisi".

Redazione

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